Hanoi, il cuore dell’identità vietnamita
Hanoi non è soltanto la capitale del paese ma anche il palcoscenico principale delle tappe storiche fondanti la stessa identità del Vietnam.
Hanoi, capitale del Vietnam, rappresenta il cuore della tradizione del paese: l’impero, la religione e lo stato. Il tempio della letteratura dove venivano formati i mandarini dell’imperatore, la pagoda Tran Quoc rappresentativa dell’identità religiosa più antica e il mausoleo di Ho Chi Minh che impera tra i vari edifici governativi della capitale. Intorno all’immagine storico-culturale si sviluppa una vita diurna e notturna eccitante.
Dati informativi
Clima e Geografia
Hanoi si trova nel nord del Vietnam e possiede un clima monsonico tipico delle regioni tropicali del sud-est asiatico, caratterizzato da due stagioni principali: una calda e umida da maggio a settembre, e una più fresca e asciutta da ottobre ad aprile. La sua posizione geografica, vicino al Fiume Rosso, ha reso Hanoi non solo un importante centro commerciale e culturale, ma anche un punto strategico nella storia del Vietnam. Il paesaggio di Hanoi è variato, con le sue zone urbane densamente popolate che si alternano a parchi, laghi, e aree rurali nelle periferie.
Popolazione
Hanoi, con una popolazione che supera i 8 milioni di abitanti, è una città dinamica e in continua crescita. La densità demografica è elevata nel centro città, dove la vita si svolge frenetica 24 ore su 24. La popolazione è un mix di etnie, principalmente vietnamite, ma la città è anche casa di minoranze etniche e di una crescente comunità di espatriati, riflettendo la sua natura multiculturale.
Sostentamento
L’economia di Hanoi è tra le più dinamiche del Vietnam, con settori chiave che includono il turismo, i servizi, la finanza, e la manifattura. La città è anche un importante centro di educazione e ricerca. Il turismo, in particolare, gioca un ruolo cruciale grazie al ricco patrimonio culturale e storico di Hanoi, con visitatori che accorrono per esplorare i suoi monumenti, musei, e la vivace scena culinaria. L’agricoltura rimane importante nelle aree periferiche, con la produzione di riso e di altre colture che sfruttano la fertile pianura del Fiume Rosso.
Storia
La storia della città di Hanoi percorre le tappe della storia del Vietnam. Secondo la tradizione, tra storia e leggenda, il primo regno vietnamita, chiamato Van Lang, venne fondato dalla dinastia locale degli Hung, vicino al grande fiume Rosso, 4000 anni fa e durò fino al 257 a.C. Proprio in quell’anno il capo degli Au Viet, invase il regno Van Lang e unificò i territori sotto il nome di regno di Au Lac, fondando la nuova capitale sempre nelle vicinanze del fiume ma più a sud, a circa 16 km a nord-est di Hanoi. Il re An Duong costruì qui la fortezza del regno: la cittadella di Co Loa è una delle più antiche testimonianze della civiltà e della società vietnamite e la prova storica che l’area della capitale era stata scelta già diversi secoli prima come sede centrale del governo. Nel 111 a.C. questo regno locale fu schiacciato dalla furia espansionista cinese che inaugurò cosi più di 1000 anni di predominio sul Vietnam, spesso interrotti dalla riconquista delle famiglie autoctone ma sempre per brevi periodi. Nell’anno 603 sotto il governo cinese dei Sui, la capitale amministrativa del regno fu istituita a Tong Binh (l’attuale Hanoi) ma venne completamente distrutta nell’anno 863 durante una nuova rivolta contro i coloni. Quando nel 938 il generale Ngo Quyen vinse la dinastia Tang e chiuse l’ininterrotto periodo di predominio cinese, decise di rifondare la capitale nell’originaria sede di Co Loa, vicino Hanoi, dopo 1200 anni dalla sua prima fondazione.
Quando ormai il potere del territorio era definitivamente tornato nelle mani delle famiglie reali locali, la dinastia dei Ly salì al trono nel 1010 con il suo primo re Ly Thai To, il quale fondò la capitale ad Hanoi dandole il nome di Thang Long, cioè “drago che si alza in volo”: secondo la leggenda, infatti, arrivato lungo il fiume Rosso, il re vide un grande drago d’oro alzarsi da terra e prendere il volo, segno premonitore della grandezza della città. I Ly costruirono quello che oggi è la parte più antica della città: templi e pagode, una urbanizzazione di mercanti e artigiani vicino la città imperiale e la prima università del paese, dove venivano preparati i mandarini e tutto il consiglio del re. Hanoi diventa finalmente la capitale del Vietnam per circa 800 anni.
Per un breve periodo Thang Long torna nelle mani dei cinesi nel 1407 con l’invasione della dinastia Ming. La nuova battaglia per la liberazione vede come protagonisti due personaggi: Le Loi, un proprietario terriero molto potente, e Nguyen Trai, un letterato esperto in strategia politica che divenne suo consigliere. I due, dopo anni di battaglie e insurrezioni, finalmente nel 1427 sconfissero un numeroso esercito cinese a Lang Son, al confine con la Cina, e si insediarono nella capitale Thang Long. La dinastia Le fece grandi opere di bonifica e ampliamento del territorio abitabile e la città visse un periodo di grande splendore, soprattutto durante l’impero di Le Thanh Tong. Salito al potere nel 1460, grazie alla sua illuminata personalità, impostò una politica agraria moderna e di sviluppo del potenziale del popolo. Con l’aiuto dell’impostazione letteraria di Nguyen Trai, di origine confuciana ma di grande apertura mentale, si sviluppo un grande movimento letterario e culturale che diede vita a molte opere della tradizione vietnamita.
Dopo questo tempo più fiorente, verso il xvi secolo la città inizia un lento declino finché verrà ridotta a capoluogo di provincia nel 1802, data di fondazione dell’impero Nguyen che sposterà la capitale a Hue, più centrale rispetto al Vietnam. Quando nel 1882 i francesi congiunsero tutto il Vietnam alla grande regione dell’Indocina, Hanoi divenne la capitale del protettorato del Tonchino e qualche anno più tardi, capitale amministrativa dell’intera Indocina. Durante i 70 anni di governo francese avviene il cambio architettonico e urbanistico della città: grandi viali alberati, ville e palazzi di lusso, edifici coloniali destinati agli uffici amministrativi, banche, teatri e tutto ciò che un europeo ambiva trasferire in una colonia asiatica.
Nel 1945 ci fu la “rivoluzione d’Agosto” da parte dell’esercito di Ho Chi Minh che riuscì a conquistare la città anche solo per un breve periodo. L’anno dopo i francesi espulsero di nuovo i rivoltosi ma ormai il potere coloniale della Francia cominciava a disgregarsi, sia a causa della forte crisi post bellica della nazione europea, sia per la riorganizzazione strategica del gruppo di Ho Chi Minh. Per cui nel 1954 con la disfatta francese a Dien Bien Phu e dopo gli accordi di Ginevra, Hanoi diventa la capitale del Vietnam indipendente.
In quanto centro nevralgico dell’attività bellica del nord e simbolo della rivoluzione stessa, la città fu molto attaccata durante gli anni di guerra successivi. I bombardamenti americani provocarono grandi danni e cambiarono in parte l’aspetto della città, ma con la modernizzazione iniziata negli anni ’90 molto del suo antico fascino è stato modificato o sostituito dai grandi edifici moderni. Oggi Hanoi, nonostante rappresenti la città simbolo della battaglia di liberazione dal potere straniero e il centro nevralgico di tutta l’amministrazione e l’organizzazione governativa, sta diventando una grande metropoli multiculturale, dove tanti stranieri vengono per investire o per scambi universitari e molti vietnamiti seguono corsi di lingue europee per la carriera personale o per lo sviluppo delle imprese. La corsa alla modernizzazione è evidente ma lo spirito del popolo vietnamita mantiene ancora quelle caratteristiche che affascinano gli occidentali: l’allegria, la semplicità, la facilità di relazione e la sensibilità.
Punti d’interesse
Il quartiere vecchio a nord del famoso lago Hoan Kiem, è una delle zone più antiche della città. Alcuni secoli fa un gruppo di 36 corporazioni di artigiani e mercanti reclamò uno spazio della città per condurre le loro attività ed il re diede loro questa zona. Ogni corporazione s’impossessò di una via dandole il nome del prodotto o dell’attività: olio, zucchero, ventagli, pipe, vele, etc. ancora oggi le vie mantengono questi nomi anche se non tutte hanno conservato la stessa attività commerciale. La bellezza dell’area sta proprio nell’atmosfera tipica del quartiere commerciale asiatico: vie anguste, tanta confusione, colori, odori e prodotti di ogni tipo.
Adiacente ad una sezione del quartiere vecchio c’è il lago Hoan Kiem, simbolo della città e legato al suo leggendario passato. La tradizione vuole che il generale Le Loi, che sconfisse l’ultima invasione cinese in Vietnam nel 1427, avendo ricevuto la sua spada da uno spirito del lago, venisse alla fine della battaglia a ringraziarlo sulle sue rive. Mentre offriva un sacrificio, vide una grande tartaruga d’oro che afferrata la spada con la bocca, scomparve nelle acque del lago, restituendo così l’arma alle divinità del posto. Il lago una volta giaceva sul corso del fiume Rosso ma, cambiando il corso, il lago rimase isolato e divenne un simbolo della capitale. Intorno al lago, i viali alberati e le bellissime aiuole, meticolosamente curate e distribuite in modo vario negli ampi marciapiedi, radunano moltissime persone giorno e notte. Il lago crea un panorama suggestivo e una passeggiata intorno ad esso è certamente piacevole oltre che divertente: venditori ambulanti impertinenti, giocatori di carte e scacchi, fidanzati che posano per l’album del matrimonio, musicisti arrangiati, coppie di innamorati, scolaresche divertite che salutano tutti gli stranieri con un sonoro “Hello!”. Nel lago si trova il tempio Ngoc Son, cioè della montagna di Giada, che si raggiunge con il caratteristico ponte rosso The Huc. Nel tempio potrete trovare una scultura che rappresenta una grande tartaruga d’oro, in ricordo del leggendario racconto del lago.
Non lontano dal lago si trova uno dei monumenti più importanti della città. Il Tempio della letteratura o Van Mieu, è l’unico edificio rimasto intatto fin dalla fondazione di Thang Long-Hanoi ed è un luogo dove si fondono culto e cultura. Nasce come il luogo di studi e di formazione dei figli dei re e delle famiglie nobili ma lentamente si apre a tutti gli studenti vietnamiti meritevoli. Il luogo è un vero e proprio tempio confuciano con cinque aree recintate adiacenti, che sottolineano i vari gradi di accesso alle cariche pubbliche in particolare quella di mandarino del re. Gli studenti migliori, dopo vari giorni di esami sulla cultura confuciana e sulle personali capacità poetiche e letterarie, ricevevano il dottorato, tien si, e accedevano ad alcune cariche pubbliche: l’ultimo esame di mandarino, detto thi dinh, cioè l’esame del palazzo, era condotto dallo stesso imperatore. Pochi candidati superavano le prove d’esame e solo alcuni ottenevano onorificenze. Così si cominciò ad elencare i migliori studenti dell’anno su stele in pietra poggiate su grosse tartarughe, ancora oggi esposte al pubblico. Tutto il complesso è una testimonianza molto rilevante del più antico stile architettonico vietnamita. Nel cuore del complesso si trova il vero luogo di culto con una grande scultura di Confucio e con altri personaggi ed eroi storici vietnamiti. È incredibile che tutte le guerre e le distruzioni che ha subito la città non abbiano colpito anche questo sito meraviglioso. Si pensa che, sia nell’invasione mongola, seconda metà del xiii secolo, che in quella cinese, prima metà del xv secolo, i nemici abbiano risparmiato il tempio per rispetto alla sacralità del culto confuciano.
Il quartiere francese è la testimonianza della Hanoi coloniale. Divenuta capitale amministrativa di tutta l’Indocina, la città venne restaurata in stile coloniale sfarzoso ed elegante. La maggior parte degli edifici francesi sono oggi sedi amministrative del governo, come la banca centrale, ex banca d’Indocina, e sul lato opposto il palazzo del presidente del Tonchino, che oggi accoglie i rappresentanti politici stranieri in visita ufficiale nel paese. Si possono però visitare alcuni edifici aperti al pubblico. Il teatro dell’opera, aperto solo al pubblico pagante gli spettacoli in corso, è in stile neobarocco secondo il modello parigino e trasmette ancora tutto il fascino e l’eleganza dell’alta classe coloniale. Il museo di storia nazionale, che fonde l’architettura vietnamita con quella delle ville francesi, in uno stile che prese il nome di “architettura indocinese”, conserva tutti gli oggetti più affascinanti degli imperi vietnamiti, khmer e champa; di particolare interesse sono quelli di proprietà della dinastia imperiale Nguyen. Il museo della Rivoluzione, altro edificio coloniale neoclassico destinato inizialmente alla Dogana, raccoglie le testimonianze e gli oggetti degli eroi della rivoluzione, primo fra tutti Ho Chi Minh, che familiarmente i vietnamiti chiamano “zio Ho”. Tra gli altri edifici di questo quartiere, si può inoltre visitare il lussuoso hotel Metropole restaurato secondo tutti i canoni dello sfarzo di un tempo, quando rappresentava uno dei più sontuosi alberghi del sudest asiatico. Un altro edificio coloniale è la ex prigione di Hoa Lo che i francesi costruirono nel 1986 e che oggi ospita il museo della prigione, che racconta soprattutto la vita nella prigione all’epoca del dominio francese attraverso l’esposizione di vari oggetti tra cui alcuni strumenti di tortura. Una zona allestita di recente racconta anche la prigionia dei piloti americani catturati dai vietcong e mostra le foto dei veicoli abbattuti durante gli anni ’60. Sempre nella zona coloniale si apre il maestoso Mausoleo di Ho Chi Minh che, seguendo la tradizione sovietica, conserva il corpo del primo presidente e fondatore del partito comunista in Vietnam. Dalla visita alla salma dell’eroe vietnamita emerge il grande rispetto e la gratitudine del popolo che numeroso si mette in coda per entrare e con sentimenti sommessi percorre le stanze del mausoleo.
Un altro importante edificio che mostra la presenza francese nella città è la cattedrale di san Giuseppe. Costruita all’inizio del loro dominio, conserva una facciata neogotica affascinante nell’ambiente asiatico circostante, mentre all’interno la pala d’altare e le vetrate istoriate le restituiscono l’eleganza di un tempo.
Nei dintorni di Hanoi ricordiamo due luoghi interessanti. Il museo di etnologia, che può soddisfare gli esperti e attrarre i curiosi che cercano di chiarire la storia e l’identità del ventaglio di etnie presenti nel paese. L’altro sito, più lontano, è il sito archeologico di Co Loa dove si conserva la prima cittadella del regno vietnamita, visita intrigante per gli amanti della storia. Molto logorata dal tempo, conserva una serie di edifici e templi che percorrono le tappe degli inizi del Vietnam.
Tra le varie attività proposte dalla città, il teatro delle marionette sull’acqua fa parte della cultura del nord e potrete parteciparvi in diversi punti della città. La varietà gastronomica delle piccole stradine vicino la cattedrale o nel quartiere vecchio danno grandi possibilità di assaporare l’eccellente cucina vietnamita. I concerti e le attività culturali, aprono il mondo dell’alta borghesia e della multiculturalità di Hanoi.
Mausoleo di Ho Chi Minh
Il Mausoleo di Ho Chi Minh, situato nel centro di Hanoi, è un luogo di profondo rispetto e venerazione, dove riposa il corpo mummificato del leader vietnamita. Questo sito è un must per chi visita la capitale, non solo per la sua importanza storica ma anche per il forte impatto emotivo che suscita nei visitatori.
Orari di Apertura
Il mausoleo è aperto al pubblico cinque giorni alla settimana. Da martedì a giovedì e durante il weekend, dalle 7:30 alle 10:30, con un’estensione fino alle 11:00 nei giorni festivi. È importante notare che il mausoleo chiude per circa due mesi all’anno, generalmente da settembre a novembre, per la manutenzione e la rinnovazione della salma di Ho Chi Minh.
Regole per i Visitatori
L’accesso al mausoleo è soggetto a regole rigorose per mantenere il rispetto del luogo. È proibito fotografare o filmare all’interno, e i visitatori sono tenuti a mantenere un comportamento composto e rispettoso. È richiesto un abbigliamento adeguato: spalle e ginocchia devono essere coperte, e cappelli e occhiali da sole devono essere rimossi prima di entrare. Inoltre, tutti i visitatori devono depositare borse e telefoni cellulari negli armadietti prima di accedere al mausoleo.
Curiosità
- I piccoli hem cioè i vicoli stretti che si trovano dietro le vie più ampie, hanno una distribuzione numerica abbastanza complicata e sicuramente impossibile per uno straniero: attenzione a non avventurarvi in questi labirinti altrimenti solo il buon cuore degli abitanti vi farà ritrovare l’uscita
- Il nome Tonchino, protettorato francese nel Vietnam del nord, deriva dalle parole vietnamite Dong Kinh, cioè “Capitale dell’Est”.
- Nel quartiere vecchio si pagavano le tasse secondo lo spazio di esposizione occupato. Per evitare di spendere molto i commercianti costruirono perciò le case con una piccola e stretta facciata, dove si trovava il negozio con le vetrine; dietro però erano lunghe da 20 fino a 50 metri. Ancora oggi si può vedere questa struttura architettonica caratteristica.
Cucina Vietnamita
La cucina vietnamita è celebre per la sua freschezza, varietà e l’uso equilibrato di erbe aromatiche. A Hanoi, in particolare, è possibile gustare alcuni dei piatti più emblematici del Vietnam.
Pho
Questa zuppa di noodle è forse il piatto più noto della cucina vietnamita. Servita tradizionalmente a colazione, la pho consiste in un brodo chiaro e aromatico a base di carne (solitamente manzo o pollo), noodles di riso, erbe fresche e lime. Ogni ristorante ha la propria versione segreta del brodo, rendendo ogni esperienza di pho unica.
Bun Cha
Tipico di Hanoi, il Bun Cha è un piatto composto da grigliate di maiale servite con noodles di riso (bun), erbe fresche, e una salsa a base di pesce (nuoc cham). Gli ingredienti vengono combinati dal commensale direttamente nel proprio piatto, permettendo di personalizzare il gusto secondo le proprie preferenze.
Ca Phe Trung
Questo caffè con uovo è una specialità unica di Hanoi. Preparato con tuorlo d’uovo montato, zucchero, caffè e talvolta condito con formaggio o burro, offre un gusto cremoso e ricco, diverso da qualsiasi altro tipo di caffè.
Eventi e Festival
Tet (Capodanno Lunare)
Il Tet è la festività più importante in Vietnam, simile al Natale in Occidente. Celebra l’arrivo della primavera secondo il calendario lunare. Hanoi si anima con mercati di fiori, decorazioni colorate e fuochi d’artificio. È un momento in cui le famiglie si riuniscono, scambiano auguri e doni, e onorano gli antenati.
Festival del Medio Autunno
Nota anche come festa della luna, questa celebrazione cade il 15° giorno dell’8° mese lunare. È particolarmente amata dai bambini, che sfilano con lanterne colorate, mentre le famiglie si godono i mooncake, dolci tradizionali ripieni di loto, fagioli rossi o tuorlo d’uovo salato.
Consigli pratici
- Per chi si muove per conto proprio, spostarsi dall’aeroporto al centro il taxi risulta abbastanza costoso. Esiste un servizio bus-navetta dall’aeroporto al centro ad una cifra accessibile ai locali.
- La Cattedrale di San Giuseppe apre l’ingresso centrale soltanto durante le cerimonie. Se trovate la porta chiusa non vi scoraggiate perché da un ingresso laterale sulla destra potete entrare a visitarla senza disturbare nessuno: in pausa pranzo però la troverete chiusa.
Hanoi, con la sua straordinaria fusione di tradizione e modernità, continua a essere il cuore pulsante del Vietnam. La città non solo custodisce la ricchezza della storia vietnamita attraverso i suoi monumenti e musei, ma è anche un vivace centro di crescita economica e di sviluppo culturale. Dal maestoso Mausoleo di Ho Chi Minh ai tranquilli laghi e ai vivaci mercati di strada, Hanoi offre un’esperienza indimenticabile che sfida le aspettative e incanta i sensi.
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In Hanoi, ogni vicolo nasconde una storia, ogni piatto è un’avventura culinaria, e ogni festività è un’esplosione di colori e di vita. La città non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, un viaggio attraverso il tempo che mostra il dinamico spirito del Vietnam. Mentre Hanoi guarda al futuro, con i suoi sviluppi urbani e tecnologici, rimane saldamente ancorata alle sue radici, offrendo una visione unica di un Vietnam che rispetta il passato mentre abbraccia il futuro.