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La Via degli Dei: il più bel cammino dell’Appennino Tosco-Emiliano

Ideale per

Young - Ragazzi

Alessandra – Quando abitavo sulle colline di Fiesole, sul versante est di Monte Fanna, ogni tanto, d’estate, vedevo dei bizzarri viandanti. Una volta, sulla via San Clemente, che mi portava da casa mia fino a Fiesole, ne raccolsi un paio in auto. L’occasione era perfetta e chiesi: ragazzi, da dove venite?

La risposta fu affascinante: Stiamo percorrendo il Cammino degli Dei.

L’Antica via Flaminia e l’odierna “Via degli Dei”

Non ne avevo mai sentito parlare, sicché chiesi delucidazioni. Dovete sapere che questo cammino percorre una strada antichissima. Tracciato tra gli Appennini dagli etruschi, già nel VII secolo a. C. collegava Fiesole a Felsina. Poi i romani, nel II secolo a. C. lastricarono il percorso e lo inclusero nella via Flaminia che da Roma passava per Arezzo. La Flaminia giungeva a Fiesole e infine, sull’antico tracciato etrusco, scollinava fino a Bononia (Bologna, o l’etrusca Felsina).

Monte Adone - Monzuno - Percorsi trekking Appennino Tosco-Romagnolo

Monte Adone – Monzuno

Lungo il corso dei secoli, il lastricato romano è andato quasi totalmente distrutto, ma il sentiero è rimasto. Questa strada ha continuato a essere percorsa anche nel medioevo, perché era la via più facile per attraversare gli Appennini.

Nel secolo scorso sono stati riscoperti alcuni tratti del lastricato romano e tanti appassionati di trekking iniziarono a percorrere questo cammino che venne battezzato VIA DEGLI DEI.

Percorso degli Dei - parte 1

Le prime tappe della Via degli Dei tra Emilia Romagna e Toscana

Cammino degli Dei. Perché si chiama così?

Il nome di questo cammino è molto evocativo. Si chiama in questo modo perché attraversa monti dedicati agli antichi dei della romanità: Monte Adone, Monte di Giove (Monzuno), Monte Venere, Monte Luario (dedicato a Lua. A questa dea si immolavano le spoglie dei nemici per espiare il sangue versato in battaglia).

Nel corso di questo pellegrinaggio laico attraverserete alcuni dei più bei paesini dell’appennino tosco-emiliano e potrete fare tappa e trovare ristoro presso le tipiche botteghe e osterie che ancora costellano le vie della provincia.

Il percorso si divide in varie tappe. I ragazzi che ho caricato in auto erano partiti da Bologna, cioè dal principio. Erano in viaggio da 7 giorni. Si giustificarono dicendo che l’avevano presa con calma per godersi a pieno la natura, i panorami e i piccoli centri che avevano visitato.

Via Flaminia Militare

Il lastricato della via Flaminia Militare

Il cammino, per convenzione, inizia in Emilia Romagna. Partiti da Bologna avevano camminato fino a Badolo e poi erano passate per Monte del Frate. Lì avevano preso la direzione di Brento, raggiunta dopo essere saliti sul Monte Adone e poi su Monte Venere. In seguito i ragazzi avevano proseguito verso Monzuno e poi avevano attraversato Monte Cucchi e da lì erano arrivati fino al Passo della Futa. Ormai erano in Toscana.

Proseguendo avevano visto nella boscaglia i resti della strada Flaminia Militare lastricata. Fu costruita nel 187-189 a.C. Non pensate sia straordinario percorrere una via che esiste da oltre 2000 anni?

La via degli Dei - Il Mugello

Il Cammino degli Dei – La zona del Mugello

Il Mugello e le sue meraviglie

Il resto della storia li aveva portati verso zone che conoscevo bene. Erano arrivati a San Piero a Sieve, dove avevano visitato la maestosa fortezza medicea di San Martino (si arriva solo a piedi o in bici). Avevano visto anche il bellissimo Castello di Trebbio dove si erano ristorati alla fontana nella roccia che accoglie tutti i pellegrini. Vicino al Trebbio poi avevano scoperto che si poteva arrivare fino alla riva del lago di Bilancino. E ne avevano approfittato per bagnarsi i piedi.

Castello del Trebbio

Il castello al Trebbio

Tra l’altro quella zona è cosparsa di antiche rovine e il proprietario del bosco circostante mi accompagnò, anni fa, a vedere due tumuli etruschi. Il Mugello, in quel punto intorno a San Piero è incredibilmente magico. Altro gioiello, tappa da visitare, era stato il Convento di Bosco ai Frati e la splendida villa medicea di Ca’ Faggiolo.

Molto saggi, i ragazzi avevano passato la notte a San Piero e il giorno dopo erano andati a visitare Scarperia. Questo paesino famoso per la produzione artigianale di lame e coltelli di altissima qualità, è davvero suggestivo. Vi torreggia, nel cuore del borgo, il meraviglioso e trecentesco Palazzo dei Vicari. Una chicca della Toscana, davvero.

Dalla via vecchia Bolognese alla via vecchia Faentina

Scarperia Palazzo dei Vicari

Scarperia – Palazzo dei Vicari

Dopo San Piero erano arrivati fino a Monte Senario dove sorgono un eremo e un santuario davvero affascinanti, circondati da fitto bosco. Se doveste capitare in Toscana, vi suggerisco vivamente di farci un salto. Si arriva in auto molto facilmente. Bere un latte e miele nel ristoro dei frati, le domeniche pomeriggio d’inverno è un’esperienza che vi rinfranca davvero lo spirito.

Da Monte senario i viandanti erano scesi e avevano preso in direzione dell’Olmo passando da Vetta delle Croci. Giunti all’Olmo avevano scollinato il Monte Fanna prendendo via Catena e poi Via San Clemente. Proprio dove lì avevo incontrati.

I ragazzi avevano pensato bene di “barare” per l’ultima manciata di chilometri e io fui ben felice di sentire la loro storia. Li lasciai in piazza Mino a Fiesole, dove fu la statua di Garibaldi e di Re Vittorio Emanuele II a dar loro il Benvenuto. Raccomandai di fare un ultimo sforzo e di inerpicarsi sulla ripidissima salita che porta alla chiesa di San Francesco. Lì troverete un punto panoramico spettacolare, la “terrazza di Firenze”.

Ovviamente, fatta la via degli Dei, era d’obbligo una visita al duomo, all’imponente teatro romano e al museo etrusco. Solo dopo, avrebbero potuto prendere il bus numero 7 per arrivare fino a Firenze. Oppure… farsela a piedi e godersi altri panorami spettacolari.

La via degli Dei - Parte finale: Fiesole e Firenze

La parte finale: Le colline fiesolane e Firenze

Via degli Dei. Quanto è difficile come percorso?

Ovviamente ve lo state chiedendo e in effetti lo chiesi subito ai ragazzi. Be’ ci sono buone notizie. Vi posso rispondere, come loro risposero a me, che si tratta di un’esperienza di trekking abbastanza agevole. Pare non vi siano punti particolarmente difficili. Certo… c’è molto da camminare. Si tratta di quasi 130 km. Ma potreste anche scegliere di percorrere solo alcune delle tappe.

Io sono di parte e vi consiglio la Toscana. Ma di certo anche il versante bolognese dell’Appennino tosco-emiliano vi regalerà esperienze strepitose.

Se doveste decidere di intraprendere questo sentiero, eccovi alcuni numeri utili da portare sempre con voi:

Soccorso Medico 118; Numero Unico Emergenze 112; Vigili del fuoco 115; Soccorso Alpino Emilia Romagna 800 848088; Corpo forestale dello Stato 1515; CAI Club Alpino Italiano Sezione di Bologna 051 234856; CAI Club Alpino Italiano Sezione di Firenze 055 6120467.

Ed ecco il sito ufficiale della Via degli Dei. Qui potrete trovare tutte le informazioni sulle tappe

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