Se vi diciamo “vacanze in Sardegna” – inutile nasconderlo – la prima immagine che visualizzate è con una spiaggia cristallina: un mare smeraldo e un sole infuocato che vi spinge a tuffarvi. Come darvi torto? con 1850 Km di costa, la Sardegna è un’isola che stimola l’immaginario per una vacanza al mare. Ma se cercate notizie rimasticate sulla solita vacanza in Sardegna non è questo il posto giusto. Noi vogliamo raccontarvela davvero, quest’isola. Iniziamo con una serie di tappe tra i borghi più belli della Sardegna. Partiamo!
Una vacanza alternativa tra i borghi più belli della Sardegna
Sì, proprio così. Vogliamo proporvi una vacanza alternativa e, per farlo, vi porteremo alla scoperta di paesini suggestivi, che conservano intatto il fascino medievale. Lo faremo seguendo le indicazioni del Club “I Borghi più belli d’Italia“.
E non datevi pensiero… Vi parleremo anche di mare e di spiagge, perché – è vero! – la Sardegna è un’isola e il mare la fa da padrone. Scoprirete però che c’è tanto da vedere in Sardegna a parte il suo mare da favola: paeselli arroccati, un territorio variegato che sembra uscito dalle avventure dei pirati, prodotti enogastronomici deliziosi e persone incredibili pronte a raccontarvi la storia della loro terra nella loro peculiare e amata lingua sarda.
E se il vostro tour prevedesse soste per più giorni?
Trovare la soluzione migliore per il pernottamento è semplicissimo! Le indicazioni ve le forniamo noi. Contattateci.
1 . Posada: un paesino bellissimo con vista mare
Il primo borgo, per confermarci lo stereotipo della Sardegna, si affaccia sul mare, sulla costa nord orientale della Sardegna. Siamo a Posada, un borgo in provincia di Nuoro, arroccato su una collina calcarea, dal quale si gode di una meravigliosa vista sul mare.
A dominare il borgo, dal XIII secolo, troverete il castello della Fava. Potrete visitare la fortezza scalando il colle dove ammirerete la torre e i ruderi della cinta muraria. Il castello deve il nome a una leggenda, che narra dell’assedio di una flotta turca e dell’inganno ‘ingegnato’ dai posadini.
L’inganno delle fave
I posadini, durante l’assedio saraceno, avevano finito i viveri. Ma per ingannare i nemici, fecero mangiare l’ultima manciata di fave a un piccione e lo spedirono nell’accampamento nemico. Gli invasori, ingannati dal piccione ben nutrito, sovrastimarono le risorse di Posada e rinunciarono. Purtroppo, la realtà non si discosta dalla leggenda in quanto, a partire dal XIV secolo, Posada fu obiettivo di svariate incursioni dei pirati saraceni, che l’adocchiarono dal mare come un tesoro.
Oggi il borgo conserva il fascino medievale. Passeggerete in un ‘labirinto di pietra’ con intricati vicoli, ripide scalinate, archi e piazzette inaspettate, che sanno di fughe e rappresaglie. Al centro spicca la parrocchiale di sant’Antonio abate, ricostruita nel Seicento su un impianto del 1324. I festeggiamenti in onore del patrono sono a metà gennaio, tra enormi falò, processioni e degustazioni di dolci (cogoneddos e aranzada). Le celebrazioni più sentite sono per la Madonna del soccorso, la prima domenica dopo Pasqua.
Per gli amanti della Natura
Posada è detentrice, da ben otto anni, delle “5 Vele di Legambiente”, dovute alla cura nella pulizia dei litorali, la salubrità delle acque e il grande lavoro svolto per la conservazione del sistema dunale.
Ai piedi del borgo, potrete godere della bellezza della valle del rio Posada. Ideale se siete amanti di natura e archeologia, la valle si sviluppa con il suo verde lussureggiante. Lo sbarramento del fiume crea il lago di Maccheronis: intorno scoprirete itinerari per mountain bike, sullo sfondo il Montalbo. Siamo nel Parco di Tepilora , dichiarata dall’Unesco “Riserva della Biosfera“. Si tratta di una delle aree verdi più grandi e belle dell’Isola con sentieri che si insinuano tra foreste, sorgenti, lagune e dune di sabbia, ideali per escursioni di trekking, biking e a cavallo.
Le spiagge di Posada
Prima di andare oltre non possiamo dimenticare le spiagge di Posada, vanto di questa comunità che, grazie all’amore per il proprio territorio, ha saputo preservare tale ricchezza.
Le principali spiagge sono:
Su Tiriarzu facilmente raggiungibile, vi basta seguire le indicazioni. Vi porteranno a un parcheggio dal quale si passa su un ponte in legno che vi porta fino alla spiaggia incastonata tra una folta vegetazione.
Orvile, affascinante il percorso per arrivarvi, con le sue dune, una pineta e una zona umida, parte della riserva regionale, che comprende la foce del rio Posada. Una volta arrivati alla spiaggia troverete sabbia chiara, acqua trasparente e poco affollamento, praticamente, perfetta.
Iscraios, è il prolungamento della spiaggia di Orvile. Non a caso il modo più semplice per raggiungerla è parcheggiare presso il parcheggio per la spiaggia di Orvile. Iscraios significa “palude” ed è presto spiegabile la ragione: alle spalle c’è lo stagno “Longo” con i famosi fenicotteri rosa.
San Giovanni, lunga spiaggia di sabbia chiara, posizionata sul Golfo di Posada. Ideale se siete alla ricerca di una spiaggia tranquilla e non molto affollata.
La Caletta, tra Posada e Siniscola, è una spiaggia circondata da una verde pineta. Troverete un fondale basso e sabbioso e un orientamento che la rende sensibile ai venti. Non a caso è punto di riferimento per gli amanti di sport come kitesurf e windsurf.
Per consigli su dove pernottare potete Contattarci e vi presenteremo le migliori soluzioni disponibili
Proseguiamo il nostro viaggio tra i borghi più belli della Sardegna. Ecco che raggiungiamo…
2 . Castelsardo: la perla dell’Asinara
Ci spostiamo verso il Nord della Sardegna, in provincia di Sassari e, tra il Parco nazionale dell’Asinara e l’arcipelago della Maddalena, troviamo Castelsardo. Un incantevole borgo medioevale, sicuramente tra i più bei borghi d’Italia, adagiato su un promontorio che si affaccia proprio al centro del Golfo dell’Asinara.
Fino al Medioevo fortezza inespugnabile, forte delle sue alte e possenti mura, di ben 17 torri, Castel Genovese, divenne a metà del XV secolo Castello Aragonese. Prenderà il suo nome definitivo di Castelsardo solo al cessare della dominazione spagnola sull’isola.
I luoghi da visitare
Il castello Doria, i Bastioni e il Museo dell’Intreccio
La vostra visita del paese non può assolutamente prescindere dalla visita del castello che domina Castelsardo. Si fatica un po’ ad arrivarci ma poi il panorama giustifica ampiamente sia la fatica che il biglietto. Il costo del ticket vi consentirà di visitare anche il Museo dell’Intreccio. Si tratta di un museo senz’altro originale, ospitato in alcuni ambienti del castello. Vi offre uno sguardo di insieme sui prodotti di questo artigianato in diverse aree del Mediterraneo.
Nelle varie sale del castello sono conservati utensili, armi da guerra abiti e suppellettili varie che vi fanno comprendere la vita e la quotidianità dell’epoca.
Sempre a proposito di artigianato, scendendo dal castello verso la cattedrale incontrerete diversi piccoli negozi dove potrete ammirare delle bellissime realizzazioni.
Consiglio
la vista dai bastioni è a dir poco mozzafiato. Getterete lo sguardo su un panorama straordinario che va dall’Asinara alla Corsica. Se riuscite ad organizzarvi per ammirare il tramonto, vi garantiamo una esperienza memorabile.
Chiesa di S. Antonio Abate e Museo Ampuriense
Altra tappa d’obbligo è la chiesa di Sant’Antonio Abate che vi stupirà con la torre campanaria a picco sul mare chiusa da una cupola maiolicata. Bellissime e suggestive le cripte sottostanti, che ospitano il museo Ampuriense del Maestro di Castelsardo.
Spingendovi verso l’interno, invece, incontrate un vasto parco archeo-botanico, dove sono visitabili siti megalitici e nuragici, domus de janas e in particolare la “Roccia dell’Elefante”. Il suo nome è dovuto alla forma: ha le sembianze di un elefantino ed è tra i monumenti naturali più conosciuti della Sardegna.
Le principali spiagge di Castelsardo
Lu Bagnu, Spiaggia prevalentemente di sabbia e mare cristallino, un connubio che li rende spettacolari, attenzione ai ciottoli e pietre molto frequenti, anche una volta entrati in acqua. Non è molto grande, quindi, nel periodo estivo può soffrire del sovraffollamento ma, se non siete allergici agli scogli, potete trovare sicuramente spazio sui tanti che la circondano.
Cala Ostina, Non è agevole arrivarci, specialmente la sera al ritorno da una giornata di mare ma, una volta arrivati, troverete una caletta di ciottoli riservata, con acqua trasparente, intensi profumi della natura e un torrentino di acqua limpida che sfocia nel mare. La natura del posto non permette di poter usufruire di alcun servizio, se cercate la Sardegna selvaggia questa è la spiaggia che fa per voi. Stesso discorso valido per tutta la Sardegna, se vi illudete di trovare posti non sovraffollati nel periodo estivo, perdete ogni speranza.
Consiglio di viaggio: una deviazione verso La Pelosa
Nel percorso che vi porta al prossimo borgo (anche se vi costringe ad una sostanziosa deviazione) è d’obbligo una tappa alla spiaggia de “La Pelosa“. Siamo a Capo Falcone, all’estremità del Golfo dell’Asinara. Troverete una spiaggia situata di fronte all’isola Piana e all’isola dell’Asinara. La Pelosa è la spiaggia sarda per eccellenza. Viene considerata tra le spiagge più belle d’Italia, e ne ha pieno diritto. Sabbia bianca finissima, acqua cristallina, panorama mozzafiato, la rende un posto davvero unico. Per usare una frase tipica di chi viaggia: se non hai visto la Pelosa, non hai visto “pienamente” la Sardegna.
E se vi chiedete: dove mangiare? Che sia spuntino “al volo” o “seduti al tavolo”, contattateci e riceverete indicazioni per individuare la soluzione migliore alle vostre esigenze.
Spoiler
Continuate il tour tra i borghi più belli della Sardegna. Le nostre prossime tappe: BOSA e CARLOFORTE
e nel VOL 3. Atzara e Sadali
Scriveteci e raccontateci i vostri viaggi a sothrainfo@gmail.com
E continuate a seguirci in Sardegna e poi in giro per tutta l’Italia!