Ai Confini del West: da Los Angeles a San Francisco
La West Coast americana evoca paesaggi sconfinati, canyon mozzafiato e città piene di luci e di avventura. Questo tour offre l’opportunità di vivere in prima persona il fascino del Selvaggio West, tra i deserti del Mojave, i grandiosi parchi naturali, i territori dei Navajo e i centri pulsanti di Los Angeles, Las Vegas e San Francisco. È un viaggio che unisce meraviglie naturali e metropoli, tradizione e modernità, per regalarti undici giorni di emozioni indimenticabili.
Giorno 1 – Arrivo a Los Angeles
All’arrivo all’aeroporto di Los Angeles, un’assistente di ATPTravel ti accoglierà dopo i controlli doganali o, se arrivi da un volo interno, nell’area ritiro bagagli. Riconoscerai l’assistente dal cartello blu con la scritta Allied Tpro (ATP). Ti sarà indicato il punto di partenza della navetta gratuita, operativa ogni 15 minuti da qualsiasi terminal, con cui raggiungerai l’hotel. Se il tuo volo dovesse atterrare tra le 20:00 e le 08:00, non è previsto il servizio di assistenza, ma la navetta rimane comunque disponibile (eccetto nella fascia 22:30–06:00). Una volta in albergo, potrai rilassarti in attesa del giorno successivo.
Giorno 2 – Los Angeles e trasferimento a Laughlin
La giornata inizia presto, con il ritrovo alle 7:15 nella lobby dell’hotel insieme all’accompagnatore e al resto del gruppo, valigie pronte e tanta voglia di scoprire la “Città degli Angeli”. Poco dopo si parte per la visita guidata di Los Angeles, tra i luoghi iconici come Hollywood Boulevard, il Teatro Cinese di Grauman, la Walk of Fame, Sunset Strip, le spiagge celebri e la vivace Downtown. L’itinerario prosegue attraversando il deserto del Mojave fino a Laughlin, città sul fiume Colorado famosa per i suoi casinò. La cena è libera e il pernottamento avviene in hotel, senza un servizio di Hospitality Desk dedicato.
Giorno 3 – Laughlin, Grand Canyon e arrivo a Tuba City
Dopo la colazione continentale (a volte fornita tramite carte prepagate utilizzabili agli Starbucks locali), si riparte verso il Grand Canyon percorrendo un tratto della storica Route 66 che unisce Chicago a Santa Monica. Una volta raggiunta quella che è considerata una delle sette meraviglie del mondo, ci si lascia conquistare dal panorama incredibilmente vasto, con il fiume Colorado che scorre in fondo a gole profonde più di un miglio. Nel pomeriggio si attraversa il Deserto Colorato e si visita il vecchio Trading Post di Cameron, per poi raggiungere Tuba City, nel cuore della riserva Navajo, dove ti attende la cena in un ristorante locale.
Giorno 4 – Tuba City, Horseshoe Bend, Antelope Canyon, Monument Valley e Moab
È una giornata intensa, quindi si parte di buon’ora: la prima emozione è la vista su Horseshoe Bend, curva perfetta del fiume Colorado che disegna un ferro di cavallo color smeraldo nella roccia rossa. Il viaggio continua verso l’Antelope Canyon, luogo magico dove i raggi di sole creano effetti di luce straordinari fra le pareti strette di arenaria. Se dovesse piovere, l’accesso al canyon potrebbe essere vietato per ragioni di sicurezza, ma se la fortuna è dalla tua parte potrai scattare foto uniche. La tappa successiva è la Monument Valley, terra ancestrale dei Navajo, con i suoi maestosi monoliti e panorami sconfinati. In serata si arriva a Moab, cittadina immersa in un contesto paesaggistico sorprendente, dove avrai la cena e il pernottamento.
Giorno 5 – Moab, Arches e Canyonlands
Dopo la colazione continentale, la giornata è dedicata a due parchi nazionali straordinari. Ad Arches si ammira una vera e propria sinfonia di rocce e archi naturali dalle forme più insolite, frutto di millenni di erosione. Canyonlands, invece, regala vedute su canyon profondi e altopiani suggestivi, scavati dal tempo e dal passaggio del fiume Colorado. Il rientro a Moab è previsto nel tardo pomeriggio, con cena e serata a disposizione per ripercorrere con la mente le meraviglie viste in giornata.
Giorno 6 – Moab, Capitol Reef e Bryce Canyon
Il viaggio prosegue attraverso Capitol Reef, un parco contraddistinto da pareti rocciose bianche di arenaria che ricordano scogliere a picco. L’ultima destinazione del giorno è Bryce Canyon, celebre per i suoi pinnacoli colorati (chiamati hoodoos) che creano un anfiteatro naturale di rara bellezza. I colori vibranti dell’alba e del tramonto rendono l’esperienza ancora più emozionante. Dopo la visita, si cena in hotel e si trascorre la notte immersi nella quiete dei dintorni.
Giorno 7 – Bryce Canyon, Zion e arrivo a Las Vegas
Al mattino si lascia Bryce per Zion, un parco nazionale che lascia senza fiato per le sue gole spettacolari, gli altopiani e il verde lussureggiante che si staglia contro la roccia rossastra. Si costeggia il fiume Virgin per poi rientrare nel deserto del Mojave, fino ad arrivare nello scintillante stato del Nevada. Dopo un pranzo ristoratore, si giunge a Las Vegas, la città che non dorme mai, nota per i suoi casinò e lo sfavillio di luci. La serata è ideale per esplorare la Strip o tentare la fortuna ai tavoli, prima di un meritato riposo.
Giorno 8 – Las Vegas, Death Valley (o Calico) e Bakersfield
La nuova giornata porta alla scoperta di Death Valley, il parco più esteso degli Stati Uniti continentali, un luogo estremo e affascinante per le sue temperature elevate e i paesaggi quasi lunari. Zabriskie Point, Furnace Creek e Badwater Basin sono solo alcuni dei siti più iconici. Se la temperatura dovesse toccare soglie di pericolo, l’itinerario virerà su Calico, una città fantasma dal sapore western. In serata si arriva a Bakersfield, realtà tipicamente americana nel cuore della Valle di San Joaquin, dove ci si sistema in hotel dopo la cena.
Giorno 9 – Bakersfield, Yosemite e Manteca
La meta più attesa di oggi è Yosemite, il secondo parco nazionale degli Stati Uniti e il principale richiamo naturalistico della California. Le sue cascate, le maestose scogliere di granito e le sequoie giganti offrono spettacoli di grande suggestione. La giornata scorre tra camminate rilassanti e panorami fiabeschi, per poi spostarsi verso la Valle di San Joaquin, considerata il “frutteto d’America”, e raggiungere Manteca, dove avrai la cena e il pernottamento.
Giorno 10 – Manteca, 17 Mile Drive, Monterey e arrivo a San Francisco
Si parte alla volta di Monterey, l’antica capitale della California, caratterizzata da una costa rocciosa e pittoreschi edifici in stile spagnolo. Lungo la panoramica 17 Mile Drive potrai ammirare golf club esclusivi, scogliere a picco sull’oceano e una fauna tipica di questo tratto di litorale. In serata si arriva a San Francisco, una delle città più belle degli Stati Uniti, adagiata sulla sua baia e impreziosita da luoghi simbolo come Union Square, Chinatown e il Fisherman’s Wharf con vista su Alcatraz. L’ultima cena insieme, in un ristorante del posto, è un’occasione speciale per festeggiare questa magnifica avventura.
Giorno 11 – San Francisco e rientro
La mattina comincia con una colazione, che in alcuni casi potrebbe essere fornita tramite carte prepagate da usare negli Starbucks del centro. Prima del volo di ritorno c’è ancora un po’ di tempo per visitare gli angoli che più ti hanno colpito o per fare gli ultimi acquisti. Il trasferimento in aeroporto avviene con una navetta inclusa. Se hai deciso di prolungare il tuo soggiorno in questa città unica, potrai comunque utilizzare il voucher indicato dalla guida per confermare la data e l’orario della tua partenza.
Consigli pratici su cucina, abbigliamento e interazione con gli abitanti
La cucina del Sud-Ovest americano risente di numerose influenze: messicana, nativa e persino asiatica, a seconda della regione. Ti consiglierei di assaggiare piatti tipici come il chili con carne, i burritos e i tacos, per poi scoprire le specialità di pesce fresco a Monterey o i tagli di carne e barbecue apprezzatissimi in molte zone degli Stati Uniti. L’abbigliamento deve essere versatile: il clima varia dai picchi di calore del deserto fino alle temperature più fresche di Yosemite. Portare con te indumenti a strati, una giacca leggera e scarpe comode è la scelta migliore. Sul fronte dei rapporti umani, la gente del luogo è in genere molto cordiale e abituata a incontrare viaggiatori da tutto il mondo. Un sorriso e un “Hello, how are you?” aprono quasi sempre le porte a una chiacchierata amichevole, specialmente se mostri curiosità verso la loro cultura e le tradizioni locali.
Sei alla ricerca di ulteriori indicazioni?
Vorresti un consulente che possa aiutarti nel costruire la migliore soluzione per il tuo viaggio?
Ti aiutiamo noi.
E lo facciamo in maniera totalmente gratuita!
Il fascino indescrivibile del Selvaggio West
Una volta terminato il viaggio, ti accorgerai che non si tratta soltanto di ricordi fotografici, ma di un’esperienza che ti avrà cambiato. Dagli orizzonti infiniti del Grand Canyon alle strade illuminate di Las Vegas, ogni tappa rivela una storia diversa del grande mosaico americano. E quando ti troverai a passeggiare a San Francisco, osservando il Golden Gate arrossato dal tramonto, sentirai il cuore colmo di stupore e gratitudine per questo itinerario che unisce la natura più pura e la città più vivace. Ogni chilometro percorso nascondeva una sorpresa, e la sensazione di libertà del West ti accompagnerà per molto tempo anche dopo il rientro a casa.
FAQ – Domande comuni sul tour “Ai Confini del West”
- E’ necessario un visto per gli Stati Uniti? I cittadini italiani solitamente richiedono l’ESTA online prima della partenza, ma conviene verificare le regole in vigore al momento del viaggio.
- Qual è il periodo migliore per partire: l’area del Sud-Ovest ha inverni miti nei deserti, primavere ideali per visitare i parchi e autunni dai colori intensi. Anche l’estate è fattibile, ma le temperature possono raggiungere picchi elevati in zone come la Death Valley.
- Come regolarsi con le mance: negli Stati Uniti è buona norma lasciare il 15-20% al ristorante, mentre gli accompagnatori locali ti informeranno sulle quote da raccogliere per i servizi comuni.
- Questo tour sia adatto a tutti? È un percorso che richiede una minima resistenza fisica, specialmente per le passeggiate nei parchi, ma è accessibile alla maggior parte dei viaggiatori con spirito di adattamento e voglia di avventura.
Buon viaggio “Ai Confini del West”!