Il capoluogo della Campania è una delle città più affascinanti d’Italia: i suoi contrasti, le sue contraddizioni, quelle sfumature che la rendono “bella e dannata” ne fanno una delle mete più ambite dai turisti di tutto il mondo. Per scoprire la città fondata dalla sirena Partenope non basta una vita intera, ma un weekend lungo può dartene un assaggio. In questo articolo ti suggeriremo un itinerario che speriamo possa aiutarti a decidere cosa vedere a Napoli in 3 giorni.
Prima di iniziare a visitare Napoli nei prossimi 3 giorni, una premessa è d’obbligo
C’è un detto locale: “Piangi due volte quando visiti Napoli, una quando arrivi e una quando devi partire”. Questa è la descrizione perfetta di ciò che ti aspetta. Il primo impatto è traumatico. Una città fuori dagli schemi, eccessiva, caotica, apparentemente folle. Ma diversi giorni dopo, quando arriverà il momento di partire, sarai sinceramente triste. Le bellezze architettoniche, gli incantevoli panorami e lo straordinario popolo napoletano ti scalderanno il cuore e, credici, la malinconia prenderà il sopravvento.
Come trovare la soluzione migliore per il pernottamento? E’ semplicissimo! Le indicazioni per individuare la soluzione migliore te le forniamo noi. Contattaci.
1° Giorno: il ventre di Napoli
Il nome di questa giornata lo prendiamo in prestito da un famoso libro di Matilde Serao, scrittrice napoletana, che ben descrive il senso di questa prima giornata. Il “ventre” di Napoli è il centro storico greco romano, dove si sente pulsare il cuore cittadino: una pianta a scacchiera divisa tra assi viari, i “decumani”, tagliati ad angolo retto da vie dette “cardini”. E’ questo anche il centro “culturale” di Napoli, con l’Università in via Mezzocannone, i caffè letterari in piazza Bellini, l’Istituto Italiano per gli Studi Storici in Via Benedetto Croce.
Partiamo dalla stazione centrale di Napoli e dirigiamoci verso:
Porta Capuana e Castel Capuano
Porta Capuana, eretta nel 1484, costituiva il più importante ingresso orientale della città. Qui e nella vicina Porta nolana, nei pressi di piazza Garibaldi, ci sono due dei mercati più pittoreschi della città, specializzati in pesce, frutta e verdura.
Superata Porta Capuana troviamo Castel Capuano, il più antico castello, dopo Castel dell’Ovo, dei quattro che vanta Napoli. Realizzato in epoca normanna, fu poi palazzo di giustizia, funzione che svolge ancora oggi.
Prima di imboccare Via Tribunali o Via Benedetto Croce (Spaccanapoli), scegliete voi, vi invitiamo ad una piccola deviazione alla scoperta della chiesa di San Giovanni a Carbonara, costruita tra il 1343 e il 1418 e da poco ristrutturata, chiesa monumentale che, grazie alle opere scultoree e pittoriche cinquecentesche che ne decorano gli interni la rendono una delle chiese rinascimentali artisticamente più rilevanti della città
Spaccanapoli
Il centro storico di Napoli è patrimonio mondiale dell’UNESCO e racchiude 27 secoli di storia. Sì, hai letto bene, 2700 anni! Un tempo porto greco, la città costiera ha subito molte trasformazioni per diventare quello che è oggi, ma i segni delle sue precedenti incarnazioni sono ancora visibili nel Centro Storico.
Via Spaccanapoli è la via principale del centro storico di Napoli, ed è fiancheggiata da numerosi edifici di importanza storica. La strada, che è molto stretta, è in realtà il nome dato a diverse strade che proseguono attraverso la città, dividendola a metà. Spaccanapoli ospita alcuni dei più importanti monumenti e palazzi storici della città, tra cui Palazzo Carafa, la statua del Dio Nilo, la Chiesa del Gesù Nuovo e la spettacolare Basilica di Santa Chiara, consacrata nel 1340. Da non perdere il famoso chiostro maiolicato di Santa Chiara, fiore all’occhiello del complesso. Sempre brulicante di gente del posto e di turisti, Spaccanapoli non può assolutamente mancare in un itinerario di tre giorni a Napoli.
Oltre Spaccanapoli, abbiamo una ulteriore strada che, in parallelo alla prima, procede tra i vicoli del centro storico, si tratta di Via Tribunali. Strada molto simile alla precedente ma con maggiorie densità di pizzerie, trattorie e negozi di artigianato e souvenir.
Pio Monte della Misericordia
Su via Tribunali, prima di arrivare a via Duomo, si apre il complesso del Pio Monte della Misericordia, fondato nel 1601, tra le più antiche istituzioni benefiche della città. La chiesa ottagonale ospita, sull’altare maggiore, la grande tela raffigurante le “Sette opere di misericordia”, uno dei capolavori di Caravaggio.
Il Duomo di Napoli
Via Duomo è un’altra strada che collega trasversalmente Spaccanapoli con Via Tribunali e, come ben si può immaginare dal nome, vi potete trovare il Duomo di Napoli. La Cattedrale dell’Assunzione di Maria, per i napoletani “il Duomo” è la chiesa più importante e forse la più bella della città. A causa di numerosi restauri, il suo stile è un complicato mix di gotico, rinascimentale e barocco, quindi puoi ammirarli tutti e tre in un unico edificio. La parte più suggestiva è la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro. Dedicata al santo patrono della città, la cappella è decorata con opere d’arte di molti importanti pittori romani e napoletani dell’inizio del XVII secolo. Se volete vivere una esperienza a dir poco unica recatevi in basilica il 19 settembre, in occasione della festa di San Gennaro, contemplerete l’intensa devozione che accompagna le reliquie del santo e il fenomeno miracoloso dello scioglimento del sangue. Il Duomo custodisce la fiala del sangue di San Gennaro, che viene estratta tre volte l’anno (primo sabato di maggio, 19 settembre e 16 dicembre). Si dice che in quei giorni il sangue secco si liquefa e, se non lo fa, su Napoli si abbatterà una grande sciagura.
Come trovare un posto dove pranzare bene a Napoli? E’ semplicissimo! In ogni strada, ogni vicolo, ad ogni angolo, troverai una pizzeria, un ristorante oppure un semplice spazio per lo street food, dove poterti ritemprare. Vuoi indicazioni per trovare la soluzione migliore? Contattaci e saremo ben lieti di darti indicazioni.
Piazza San Domenico
Uno dei più notevoli interventi urbanistici di età aragonese, efficace coesistenza di stili architettonici diversi: la chiesa (XIII), chiesa ‘ufficiale’ della dinastia aragonese, la guglia di San Domenico (XVII secolo) e le belle facciate di Palazzo Corigliano (XVIII secolo), oggi sede dell’Istituto Universitario Orientale, e Palazzo Sansevero.
Nelle vicinanze sorge piazzetta Nilo, dove si erge la statua ellenistica del Nilo, ritrovata nel Medioevo, cui i napoletani diedero l’appellativo affettuoso di Corpo di Napoli. Qui sorge la trecentesca chiesetta di Sant’Angelo a Nilo, che conserva al suo interno il bellissimo sepolcro rinascimentale del cardinale Rinaldo Brancaccio.
San Gregorio Armeno
Per passare da Spaccanapoli a Via dei Tribunali, si può percorrere Via San Gregorio Armeno. Chiamata anche la Strada del Natale, su questo stretto vicolo si affacciano antiche botteghe di ceramisti che vendono autentiche figure in ceramica napoletana che rappresentano i personaggi caratteristici del presepe napoletano. Vi sono anche botteghe che vendono tanti souvenir caratteristici della cultura napoletana, quindi dovresti assolutamente visitarlo durante i tuoi 3 giorni a Napoli. Fai attenzione! La zona è molto affollata durante le vacanze di Natale, ovviamente, e nei fine settimana di novembre e dicembre può essere una sfida passeggiare tra la calca degli acquirenti.
Napoli Sotterranea
Se vuoi scoprire un altro volto di Napoli, un volto caratterizzato da oscurità, cunicoli e misteri, allora devi visitare la Napoli Sotterranea. Questi cunicoli sono stati utilizzati come vasti acquedotti per rifornire d’acqua la città. Sarebbe riduttivo trattarlo come un semplice tour museale, esso è un vero e proprio viaggio in un altro mondo.
Nella Napoli Sotterranea si possono osservare reperti di epoca romana, visitare il Museo della Guerra o la Galleria Borbonica, entrare in un rifugio antiaereo o rimanere a bocca aperta davanti ai giardini sotterranei.
Cappella San Severo
La Cappella San Severo è come se fosse un piccolo museo con alcune sculture di una bellezza a dir poco unica. La scultura più famosa è il Cristo velato, una scultura in marmo del 1753 d.C. in stile tardo-barocco, raffigurante Cristo che giace morto sotto un sudario. E’ possibile vedere ogni tratto del suo viso e del suo corpo, nonostante sia coperto da un velo, attenzione, con la particolarità che è tutto scolpito nel marmo!
Un’altra delle statue più famose ha una rete da pesca, sempre in marmo. Sono assolutamente tutti dei capolavori. Nel seminterrato della cappella troverete anche due reperti anatomici detti “macchine anatomiche”. Fondamentalmente sono scheletri con tutti i vasi sanguigni sostituiti da cera d’api, filo di ferro e seta. E’ impressionante immaginare come gli scienziati, nel 18° secolo, siano riusciti a ottenere i vasi sanguigni umani con dettagli così precisi.
Piazza del Gesù Nuovo
Piazza del Gesù Nuovo è una delle piazze principali ai margini del centro storico di Napoli, nata dall’espansione della città nel XVI secolo. La guglia dell’Immacolata (1747) e la chiesa del Gesù Nuovo, introducono alla religiosità barocca della città. A due passi sorge l’austera chiesa di Santa Chiara, fatta costruire nel 1310 da Roberto d’Angiò, nella quale sono conservati i monumenti sepolcrali (XIV secolo) della famiglia reale angioina. Assolutamente da non perdere, durante la visita di Santa Chiara, il famoso Chiostro delle Clarisse, uno dei quattro chiostri monumentali del monastero di Santa Chiara, opera del 1739 frutto della maestria di Domenico Antonio Vaccaro.
A fine giornata dove trovare un posto per cenare bene a Napoli? Ristoranti raffinati o piccole trattorie, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Vuoi indicazioni per trovare la soluzione migliore? Contattaci e saremo ben lieti di offrirti i migliori consigli.
Al termine di questa prima giornata potreste vivere la sensazione “illusoria” di aver conosciuto l’intero centro storico di Napoli. Nulla di più errato. Avete visto alcuni degli inestimabili tesori che arricchiscono questa splendida città, niente di più. Dietro ogni vicolo, all’angolo di ogni piazzetta, nell’atrio di ogni palazzo storico, potrete trovare qualche gioiello artistico che caratterizza l’unicità di questa città. Napoli la puoi vedere ma, prima di tutto, la devi vivere!
2° Giorno: Napoli regale
Il secondo giorno di questa splendida visita lo dovete dedicare alla “Napoli dei Regni”. Normanni, Angioini, Aragonesi, diversi popoli, civiltà e culture che, ognuna a modo suo, hanno lasciato tracce che sono divenute il patrimonio artistico della città ed hanno influenzato il patrimonio culturale della sua popolazione.
Partiamo dalla stazione centrale di Napoli e dirigiamoci, attraversando il Corso Umberto I, verso l’Isola Reale, una serie di edifici occupanti un’area ben delimitata che partendo dal Maschio Angioino, passando per il Teatro San Carlo e la Galleria Principe Umberto, vi portano sino a Piazza Plebiscito dove si affacciano il Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco di Paola.
Piazza Mercato
Sul percorso che dalla stazione centrale al Maschio Angioino la deviazione è d’obbligo. Piazza Mercato è uno dei luoghi cruciali della storia napoletana: qui nel 1268 venne decapitato Corradino di Svevia, e nel 1647 Masaniello adunò il popolo durante la sommossa antispagnola da lui capeggiata. La piazza è dominata da una tra le più popolari e venerate chiese di Napoli, la basilica di Santa Maria del Carmine, dedicata a Santa Maria la Bruna.
Maschio Angioino
Castel Nuovo chiamato anche Maschio Angioino, uno dei simboli della città di Napoli, si affaccia e domina Piazza Municipio. E’ uno storico castello con un mix tra medioevale e rinascimentale. Deve le sue origini a Carlo I d’Angiò che dopo la metà del XIII sec., a seguito della sconfitta degli Svevi e della sua ascesa al trono di Sicilia, decise di spostare a Napoli la capitale del regno. Assolutamente da vedere: l’Arco Trionfale posizionato all’ingresso tra le due torri, la Cappella Palatina o chiesa di San Sebastiano unico elemento superstite del castello angioino del trecento, Sala dei Baroni o “Sala del Trono” attuale sede del consiglio comunale di Napoli.
Alle spalle del castello, si apre il porto, iniziato da Carlo II con la fondazione del Molo Angioino e ampliato nel corso dei secoli fino alla prima metà del ‘900, quando assunse le dimensioni attuali.
A pranzo cosa mangiare a Napoli? Che sia spuntino “al volo” o pizzeria, contattaci e riceverai indicazioni per individuare la soluzione migliore.
Teatro di San Carlo
Il Real Teatro di San Carlo, inaugurato il 4 Novembre 1737, è il più antico teatro d’opera del mondo ad essere attivo e, con ben 41 anni di anticipo sul teatro alla Scala di Milano, primo teatro ad istituire una scuola di danza. Ragionevole pensare che, data la sua antichità, abbia fatto da modello di riferimento per la realizzazione dei teatri costruiti in mezza Europa. Considerato dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, il San Carlo è il simbolo dell’importanza che assumeva Napoli tra le grandi capitali europee. Paisiello, Rossini, Donizetti e, negli ultimi anni, Accardo e Metha, sono solo alcuni dei direttori musicali che hanno reso il Real Teatro una vera e propria leggenda.
Galleria Umberto I
Galleria commerciale di fine 800, ha una splendida copertura in ferro e vetro alta ben 57 metri e un elegante pavimento a intarsi marmorei. Dedicata al re che alla fine del secolo, in occasione dell’epidemia di colera, prese atto della urgente esigenza di risanamento della città. La galleria, per evitare di farla sfigurare nel contesto dove si erge, nasceva come opera monumentale e polo di riferimento per il commercio, grazie anche alla sua posizione, crocevia delle principali strade dello shopping napoletano dell’epoca.
Piazza del Plebiscito
E’ uno dei luoghi simbolo di Napoli. Con i suoi 25.000 metri quadrati di ampiezza, con l’unione di due edifici storici tra i più rappresentativi, è uno degli spazi pubblici più eleganti e monumentali della città. Sulla piazza si affacciano due imponenti edifici. Ad una estremità si erge la maestosa Basilica di San Francesco di Paola con la facciata incorniciata da una galleria semicircolare. Dal lato opposto della piazza si trova il Palazzo Reale di Napoli. Piazza del Plebiscito oggi è resa ancora più bella ed affascinante grazie alla scelta, fatta nel 1994, di renderla isola pedonale.
Vi consigliamo di contemplare la piazza sia di giorno che di sera, con l’illuminazione che le dà una immagine più affascinante.
Palazzo Reale
Il Palazzo Reale è una sorta di macchina del tempo che permette ai visitatori di viaggiare indietro nel tempo attraverso la storia dei monarchi napoletani. La sala del trono, il teatro di corte, le maestose stanze con letti a baldacchino e lampadari d’oro, permettono al visitatore di scoprire lo stile di vita sontuoso di coloro che hanno abitato il palazzo.
San Francesco di Paola
Una delle Chiese più rappresentative della città, grazie anche alla iconica immagine della sua facciata incorniciata da un colonnato che affaccia su Piazza Plebiscito. Questo edificio neoclassico, con una cupola di ben 53 metri e una navata circolare cinta da 34 colonne corinzie, offre uno spettacolo imperdibile.
Castel dell’Ovo
Superata Piazza Plebiscito e dirigendoci verso il mare il punto di arrivo di questa seconda giornata è il Castel dell’Ovo. Il più antico della città, sorge sull’isola di Megaride, oggi collegato alla terraferma da un ponte. Dapprima villa del patrizio romano Licinio Lucullo, trasformato in convento dei monaci di San Basilio (492 d.C. circa), con i Normanni divenne infine reggia fortificata, nel XII secolo. Sotto le mura vi è l’ottocentesco Borgo Marinari, oggi sede di circoli nautici, ristoranti e bar.
Dopo la visita del castello è d’obbligo una passeggiata finale, se ne avrete ancora la forza, sulla splendida Via Caracciolo che con il suo panorama mozzafiato (golfo, castello, vesuvio, isole) è l’immagine più famosa di Napoli.
Dopo una giornata dedicata anche alla contemplazione dello splendido golfo di Napoli, cosa c’è di meglio di una bella cena a base di pesce vista Vesuvio? Contattaci e riceverai indicazioni per individuare la tua soluzione indimenticabile
3° Giorno: Napoli extra moenia
Il terzo giorno di questo viaggio non possiamo non dedicarlo alla “Napoli fuori le mura”. La città di Napoli ha una storia particolare che non possiamo certo approfondire qui. Allo stesso tempo è fondamentale comprendere quanto, lo sviluppo della città fuori le mura, caratterizzi l’unicità della città di Napoli.
Partiamo dalla stazione centrale di Napoli e dirigiamoci verso piazza Cavour dove troviamo il Museo Archeologico.
Museo Archeologico Nazionale, Napoli
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli mette in mostra la ricca storia archeologica dell’intero meridione d’Italia e sicuramente tra i più importanti al mondo per l’archeologia classica. Situato in Piazza Museo, il museo fu aperto alla fine del XVIII secolo. Ha una delle collezioni più complete di antichità greche e romane, inclusa un’impressionante collezione di reperti romani provenienti dagli scavi di Pompei.
Al centro della collezione di antichità c’è la Collezione Farnese, una vasta gamma di tazze e ciotole incise, sculture e marmi Farnese, che furono ivi collocati da Carlo di Borbone. Un’altra mostra importante sono le scritture di Ercolano, papiri carbonizzati durante l’eruzione di Pompei e ritrovati nella Villa dei Papiri nel 1752. Come se non bastasse vi si può contemplare una collezione egizia che in Italia, per importanza, è seconda solo al museo di Torino.
Quartiere Sanità
Dal Museo Archeologico si esce su piazza Cavour, da qui nasce via Foria che vi permette di accedere ai rioni Sanità, Vergini e Sant’Antonio. Prima di entrare alla scoperta di questi tre quartieri fermatevi ad ammirare Porta San Gennaro la più antica porta della città di Napoli, menzionata già in documenti risalenti all’anno 928, quando era dilagata la paura dei Saraceni che avevano già distrutto la città di Taranto. Era l’unico punto di accesso per chi proveniva dalla parte settentrionale della città.
Nella zona della Sanità è da non perdere la bella chiesa seicentesca di Santa Maria della Sanità, dalla quale si accede alle catacombe di San Gaudioso. Nel quartiere si trovano i settecenteschi Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, architetture scenografiche prese a modello anche per allestimenti teatrali.
Il sottosuolo della Sanità costituisce un contesto di straordinario interesse culturale per la stratificazione archeologica e storico-artistica che testimonia, senza soluzione di continuità, l’ideologia funeraria a Napoli dalla fine del IV sec. a.C. ai giorni nostri. Sono noti diversi tratti della necropoli ellenistica, i magnifici complessi delle Catacombe di San Gennaro, delle Catacombe di San Gaudioso, delle Catacombe di San Severo. Il celeberrimo Cimitero delle Fontanelle, realizzato all’interno di una gigantesca cava di tufo scavata sotto la collina di Materdei, rappresenta, unitamente al culto delle anime pezzentelle il rapporto che da sempre il popolo napoletano ha con l’aldilà.
Il Miglio Sacro
Il Miglio Sacro è un percorso che vi porta alla scoperta del Rione Sanità, con le sue bellezze e con la sua storia. E’ un itinerario che, attraverso il patrimonio artistico ed archeologico, permetterà di scoprire un’area della città dove hanno convissuto popoli di etnie diverse, strade dove passavano papi e re, chiese che sono vere opere d’arte e grotte che divengono catacombe. Il percorso parte dalle Catacombe di San Gennaro per terminare alla cappella del Tesoro di San Gennaro.
Chiesa di Santa Maria della Sanità e Catacombe di San Gaudioso
La basilica di Santa Maria della Sanità, per i napoletani detta anche chiesa di San Vincenzo “o Monacone”, nata come segno di devozione alla Madonna in seguito al ritrovamento di un affresco della Vergine che è la più antica raffigurazione della Madonna a Napoli risalente al V-VI secolo e conservata in una cappella. Bellissima la scala a tenaglia marmorea all’altezza dell’abside che conduce alla parte presbiteriale della chiesa, sopraelevata rispetto alla navata. Al di sotto del presbiterio si sviluppa la cripta, già antica basilica paleocristiana, il cui ingresso avviene prima delle rampe a tenaglia che portano al presbiterio sopraelevato e dalla quale si accede poi alle catacombe di San Gaudioso.
Non perdetevi la contemplazione del “Presepe Favoloso”, opera di altissima fattura donata da una famiglia di storici presepisti alla comunità della Sanità.
Sono ben nove le catacombe e i complessi ipogei sotto il Rione Sanità, di cui solo alcuni sono stati portati alla luce, cioè San Gennaro, San Gaudioso, San Severo e il più recente ossario delle Fontanelle. San Gaudioso, seconda per ampiezza di Napoli, si caratterizza per la convivenza al suo interno di elementi paleocristiani e del XVII secolo.
Catacombe di San Gennaro
Le Catacombe di San Gennaro sono disposte su due livelli non sovrapposti, entrambi caratterizzati da spazi estremamente ampi, a differenza delle più famose catacombe romane. Questo grazie alla lavorabilità e alla solidità del tufo. La catacomba inferiore si è sviluppata attorno alla Basilica di Sant’Agrippino, secondo una struttura a reticolato mentre la catacomba superiore viene definita la “Catacomba dei Vescovi”. Da non perdere il luogo individuato come la “Tomba di San Gennaro”. L’opera di recupero delle catacombe di San Gennaro merita particolarmente attenzione, anche per il risvolto sociale che rappresenta. Se vuoi saperne di più puoi contattarci e saremo ben lieti di darti maggiori informazioni.
E’ ora di pranzo e ti trovi nel rione Sanità? Che sia spuntino “al volo”, pizzeria o trattoria, contattaci e riceverai indicazioni per individuare alcune soluzioni che assolutamente non potrai perderti.
Capodimonte
Carlo di Borbone, cacciatore appassionato, volle costruire un casino di caccia sulla collina di Capodimonte, area ubicata nel punto più alto della città storica. In seguito ampliò il progetto e fece edificare un palazzo per sistemarvi le preziose collezioni farnesiane. Il Palazzo Reale è oggi sede del Museo Nazionale di Capodimonte, uno dei più importanti al mondo per la pittura e le arti decorative. Oltre le collezioni di pregio elevatissimo, il percorso di visita riserva altre meraviglie come l’Appartamento Storico. Il Palazzo Reale è circondato da un vasto parco all’interno del quale possono essere ammirati vari edifici storici.
Castel Sant’Elmo
Dalla collina di Capodimonte si passa alla collina del Vomero dove, oltre i magnifici panorami del golfo di Napoli, è possibile ammirare Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino.
Castel Sant’Elmo domina con la sua massa imponente il profilo della città. Con la vicina Certosa è visibile da molti punti di Napoli. Questa massiccia fortezza fu costruita nel ‘300 da Roberto d’Angiò e completamente rifatta sotto il governo di Pedro da Toledo (1537-1546). Dagli spalti si gode una spettacolare vista a 360 gradi su Napoli.
Certosa di San Martino
Accanto al castello c’è il monumentale complesso della Certosa di San Martino, anch’essa di origine angioina. Iniziata nel 1325, fu trasformata tra gli ultimi anni del ‘500 e la metà del ‘600 dai più noti architetti e artisti dell’epoca, diventando la più compiuta espressione del barocco napoletano. Nelle sale intorno al Chiostro Grande ha sede il Museo Nazionale di San Martino. Di particolare interesse la sezione presepiale, composta dalle opere dei più celebri artisti del ‘700; da non perdere inoltre il Quarto del Priore, in posizione panoramica, e il bellissimo giardino del convento.
Eremo dei Camaldoli
Il punto più elevato della città (457 metri) è l’Eremo dei Camaldoli, ultimo lembo del tessuto urbano della collina. Costruito nel 1585, merita una visita per godere dello splendido panorama e del vicino Parco dei Camaldoli.
Ultima sera a Napoli e vuoi una cena che possa farti concludere nel migliore dei modi questa 3 giorni? Contattaci e ti offriremo le migliori indicazioni per una cena fantastica.
Coordinate di Viaggio: cose da non perdere
Le Metropolitane di Napoli
Le linee della metropolitana di Napoli sono quelle che si potrebbero definire gallerie d’arte sotterranee a cielo aperto. Con opere d’arte moderna e tutte accessibili a chiunque viaggi in metropolitana, ogni stazione è unica. Ci sono oltre 180 diverse opere d’arte contemporanea lungo le due linee e sono in atto piani per rinnovare diverse altre stazioni in stazioni d’arte.
Alcune delle stazioni più popolari includono Garibaldi, Museo e in particolare Toledo considerata una delle stazioni della metropolitana più belle del mondo. Toledo è stata inaugurata nel 2012 e nel 2013 ha vinto un LEAF Award come “Edificio pubblico dell’anno”.
Napoli sotterranea
E’ una tappa obbligata in un itinerario a Napoli! La visita comprende gli acquedotti greco-romani, il teatro romano, i bunker della seconda guerra mondiale, le cisterne e uno sguardo alle fondamenta della città. Questi tunnel sotterranei sono eccezionalmente interessanti e un punto culminante di ogni viaggio a Napoli.
Sicurezza a Napoli
Al di là dei luoghi comuni, Napoli ha le stesse problematiche caratteristiche delle grandi città. Se siete preoccupati per la sicurezza, applicate le solite precauzioni tipiche di un viaggio in una grande città. Evitare ostentazione di beni preziosi, fare attenzione ai borseggiatori, non curiosare in ambienti “poco frequentabili”, e tutte quelle precauzioni che vi permetteranno di vivere la vostra vacanza in piena serenità.
E se fossero più di 3 giorni?
Il Vesuvio
C’è una vecchia leggenda sul Vesuvio. Racconta che quando Lucifero fu cacciato via, il luogo di impatto della sua caduta creò la montagna vulcanica. Nella caduta è riuscito a tirare giù con sé un pezzo di paradiso, ed è Napoli con il golfo circostante. Il Vesuvio è l’unico vulcano attivo dell’Europa continentale. È famoso per la sua eruzione del 79 d.C., considerata una delle eruzioni più catastrofiche di tutti i tempi. È facile da raggiungere da Napoli e basta camminare per circa 1 km verso l’alto per vedere il cratere. E se andate in primavera, cosa che vi consigliamo, vedrete un tappeto di fiori rotolare giù per il fianco della montagna. Non aspettatevi lava o fiamme, però. La parte interna del cratere del Vesuvio è principalmente sabbia nera e rocce, ma è comunque uno spettacolo piuttosto impressionante.
Pompei
Pompei è un vasto sito archeologico vicino a Napoli. Situata ai piedi del Vesuvio, Pompei fu sepolta, insieme a molti dei suoi abitanti, nel 79 d.C. quando il vulcano eruttò, vomitando cenere e flusso piroclastico su un’ampia area. Poiché l’intera città è stata sepolta nella cenere, è straordinariamente ben conservata e offre uno scorcio unico della vita del I secolo. Pompei è l’unica città antica le cui rovine rimangono esattamente come erano quando furono fondate o ampliate, senza nessun’altra sovrapposizione abitata successiva.
Ercolano
Un’altra antica città romana che fu totalmente distrutta dall’eruzione del Vesuvio. Tuttavia, a differenza di Pompei, questo è più simile a un piccolo quartiere che a una città ed è molto più facile da esplorare.
Costiera Amalfitana e Sorrentina
La Costiera Amalfitana è una delle destinazioni turistiche più popolari d’Italia, ed è facile capire perché. Questa splendida zona costiera ospita bellissime spiagge, città pittoresche come Positano e Amalfi e alcuni dei paesaggi con vista mare più mozzafiato d’Italia. Sorrento è una vivace cittadina ricca di caffè, ristoranti e bar, oltre a boutique e hotel di lusso, situata molto vicino a Napoli e facilmente accessibile per una gita di un giorno. Anche la costiera sorrentina si caratterizza per panorami indimenticabili.
Le isole del Golfo
Capri, Ischia e Procida, solo i nomi stimolano la nostra immaginazione e il desiderio di visitarle. Capri con le sue boutique, la “piazzetta” e la Grotta Azzurra, evoca un’atmosfera glamour e di estrema raffinatezza. Ischia è “l’isola verde”, il luogo dove ritemprarsi grazie ai suoi bellissimi parchi termali. Procida è un piccolo gioiello fatto di case colorate, splendidi panorami e una ospitalità indimenticabile.
Per qualsiasi altra esigenza relativa al vostro soggiorno a Napoli, non esitate a contattarci saremo felici di poter rendere la vostra vacanza indimenticabile.