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Sardegna luoghi di interesse: i borghi più belli vol.3

Eccoci alla terza e ultima tappa del nostro tour tra i posti più belli da vedere in Sardegna. La Sardegna è piena di luoghi d’interesse splendidi. E sì, è vero, questa grande isola è caratterizzata soprattutto dal mare, certo. Ma se volete sapere cosa fare e cosa vedere in Sardegna (ve lo raccontiamo in questo articolo) e cosa non perdervi, be’ sappiate che c’è molto altro. I borghi sardi, per esempio. Alcuni di essi sono dei piccoli gioielli incastonati tra le rocce ruvide di questa terra, verso l’interno. Lì il mare non c’è, ma hanno molto altro da offrirvi.

Se avete intenzione di fermarvi qualche giorno è fondamentale individuare il luogo ideale dove pernottare. Le indicazioni ve le forniamo noi. Contattateci

I due che vi raccontiamo qui sono considerati tra i borghi più belli d’Italia. Partiamo per un giro tra i luoghi più da non perdere in Sardegna!

Atzara, un borgo medievale in Sardegna da vedere assolutamente

Ai confini tra le province di Nuoro e Oristano, sul versante occidentale del Gennargentu, spicca l’antico borgo di Atzara. Poco più di mille abitanti, borgo di origini medioevali che conserva ancora l’originario tessuto urbano aragonese, Atzara è famosa per le sue campagne tappezzate di vigne e frutteti. “Mandrolisai” nome dell’area su cui insiste Atzara, è anche il nome del famoso vino DOC nero tipico, prodotto nei vigneti del territorio.

E’ terra di gente che ha saputo, nel tempo, affinare le qualità artigianali. Intaglio del legno, tessitura di tappeti e arazzi, realizzazione di abiti (che le donne anziane ancora indossano). Abiti che hanno affascinato nei primi del 900 persino la scuola pittorica spagnola dei “costumbristi”. La stessa cura per le vigne, definisce l’immagine di una popolazione laboriosa e orgogliosa delle proprie tradizioni.

La prima impressione, quando si arriva ad Atzara, non è positiva. Vi sembrerà strano, a prima vista che sia inserita tra i più bei luoghi d’interesse in Sardegna. Edifici moderni e brutti vi causeranno perplessità sul perché Atzara venga addirittura considerata tra i borghi più belli d’Italia. Ma, come si addice ai veri viaggiatori, mai fermarsi alle apparenze. Atzara c’è ed è nascosta. Andiamo a scoprirla.

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Sardegna luoghi di interesse: Percorso alla scoperta di Atzara

Recatevi nel centro storico, presso il MAMA “Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Atzara”, intitolato ad “Antonio Ortiz Echagüe”, autore del dipinto più famoso, ‘Donne di Sardegna’. Tra le cose da vedere in Sardegna non può che spiccare questa famosa opera d’arte. Partendo dal Museo immergetevi in questo mondo, in questo paese dimenticato in fondo alla Barbagia, dove arrivarono pittori spagnoli. A Roma si erano imbattuti, in occasione del Giubileo del 1900, nei bellissimi costumi femminili e maschili della delegazione di Atzara. E ne rimasero estasiati. Probabilmente su di voi avranno lo stesso straordinario effetto.

Una volta visitato il museo potete iniziare l’esplorazione del borgo. Il consiglio che vi possiamo dare è di passeggiare tra i vicoli del centro storico, ammirare le costruzioni in granito e trachite, le decorazioni a scalpello sulle cornici di porte e finestre delle antiche case.

Il percorso completo, chiamato: “Is Camminos de Is Bingias” – Le Vie dei Vigneti, parte dal centro storico. Da lì, vi porta alla scoperta dei panorami straordinari che caratterizzano il territorio. Trovate QUI l’intera descrizione. Tra i luoghi di interesse della Sardegna più strepitosi, sicuramente questo merita attenzione!

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Monumenti da vedere ad Atzara

I principali luoghi di interesse di carattere religioso sono: la Chiesa di San Giorgio del 1200, la Chiesa di Sant’Antioco martire del XV sec. In stile gotico aragonese, le due chiese campestri di Santa Maria ‘e Josso e Santa Maria ‘e Susu, ambedue dedicate al culto di Maria.
Il centro storico è un susseguirsi di antiche case in pietra, case padronali e i caratteristici “magasinos”, cantine private, alcune ancora attive, dove poter provare il famoso “mandrolisai”.

Anche il territorio di Atzara è interessato dalla presenza di “domus de janas” cioè tombe preistoriche scavate nella roccia tipiche della Sardegna prenuragica. Potrete ammirare il nuraghe di “Abbagadda” (acque calde) che si presenta in buono stato. Inoltre, sempre nei dintorni di Atzara (località Launisa), sono state rinvenute lame e punte di freccia. Ora capite perché questo posto ha un posto di rilievo tra i luoghi d’interesse della Sardegna?

Atzara da gustare

La cucina locale, come in tutta la barbagia, non è per palati “leggeri”. Tra i primi si erge il “sa tumballa”, pasta al forno con uova, pan grattato, formaggio e sugo di carne di maiale e zafferano (su ghisau).  I secondi sono “esclusivamente” per persone dotate di stomaci di “qualità”. Potete iniziare con “sa pudda prena” (gallina ripiena): piatto composto da gallina con ripieno di uova e pesto di fegato, pomodori secchi, lardo e zafferano. Poi c’è il “s’ortau” composto da salsiccia di maiale con cuore e polmoni, pomodoro secco e milza.  Anche i dolci non scherzano se pensiamo che gli “is bucconettes” e il “su gattou” sono a base di mandorla. Mentre il “sa tumballa ‘e latte” è un flan di latte con base di caffè e rhum. Se volete conoscere tutte le ricette tipiche di Atzara cliccate QUI.

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Sadali: vedere e scoprire la Sardegna degli altipiani

Da Atzara, passando per la Centrale Sarda s.s. 128, deviando per la Seui e Lanusei, si arriva a Sadali

Ultimo borgo del nostro splendido percorso. Se arriverete a Sadali (750 metri di altitudine) dopo aver visitato Atzara, resterete positivamente colpiti. A differenza di Atzara, questo piccolo paesello, conserva ancora i tratti caratteristici di un vero borgo.

Conterete poco meno di 1000 anime, in questa perla di Sardegna, tra i suoi luoghi d’interesse da vedere assolutamente. Posizionata su un altopiano calcareo (Su Taccu), da qui è possibile ammirare l’intera vallata. Strade strette di ciottoli, case in pietra che si susseguono appiccicate. Ogni tanto però si aprono spiragli che permettono di ammirare gli ampi panorami mozzafiato.

Mentre a prima vista l’altopiano vi apparirò brullo e povero di vegetazione, sappiate che il suo “interno” è un  serbatoio naturale per le falde acquifere. L’acqua sotterrane alimenta numerose sorgenti e le suggestive cascate del territorio, con le valli che lo contornano e il fiume Flumendosa in basso. Un fiume che scorrendo millenario, conferisce ulteriore fascino al paesaggio.

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Il percorso non può non partire dalla parrocchia di San Valentino (primo impianto del V e VI secolo), santo patrono di Sadali. Il centro storico di Sadali ha, nella sua storia, una caratteristica che ha permesso di renderlo un gioiello. I cittadini, agli inizi del Novecento, decisero di spostarsi in massa verso una zona più alta del paese e questo ha permesso di mantenere quasi integra tutta la parte storica. Ciò ha consentito al borgo di preservare le facciate in pietra a vista delle case e il lastricato delle strade.

Poco distante dalla parrocchiale di San Valentino troviamo la “Cascata del Valentino”. La particolarità che la rende davvero straordinaria è che si trova al centro del paese, con accanto un mulino ad acqua settecentesco visitabile. Questo è purtroppo l’unico recuperato degli otto mulini che caratterizzavano il centro storico di Sadali.

Se vi va di seguire il corso dell’acqua de la “Cascata del Valentino” vi troverete di fronte ad un altro spettacolo della natura: “Sa ucca manna” (la grande bocca). Sarete di fronte a una spettacolare voragine naturale che raccoglie tutte le acque provenienti dalla cascata e dalle diverse sorgenti. A causa della notevole quantità di sorgenti, il borgo di Sadali viene definito “la città dell’acqua”.

Su Stampu de Su Turrunu e le Grotte delle tre Fate

All’interno di una estesa area verde di querce e macchia mediterranea, scaturisce da un inghiottitoio naturale una cascata d’acqua che forma ai suoi piedi laghetti e ruscelli. Una visione unica e meravigliosa.

Per arrivare dovrete affrontare un percorso di circa quattrocento metri non particolarmente difficile per persone un po’ preparate. Il percorso è segnato da staccionate e corde. Lungo il percorso è d’obbligo la visita alle grotte Is Janas che, secondo la leggenda locale, sarebbero dimora di tre fate. Le grotte sono sicuramente tra le bellezze naturali assolutamente da vedere in Sardegna. Perché? Perché sono un vero tesoro naturale con stalattiti e stalagmiti, colate color ocra e drappeggi marmorei. Per maggiori info per la visita delle grotte vi consigliamo di  contattate la Coop Tre Fate.

La visita di “Su Stampu de Su Turrunu” è libera e nei pressi di trovano fontane, area picnic e uno splendido belvedere. Il percorso è adatto anche per una famiglia, anche se dovete tenere conto che il ritorno è abbastanza faticoso.

 

Eventi da non perdere a Sadali

Il 18 gennaio, in onore di Sant’Antonio Abate e San Sebastiano, è possibile assiste a “is Foghidonis”, l’accensione di enormi fuochi.

La data caratterizza anche l’inizio del carnevale, quindi è l’occasione anche per la prima uscita della maschera tradizionale sadalese “s’Urtzu e su Pimpirimponi”.Durante “is Foghidonis” si alternano, per le vie del paese, performance teatrali, di musica e danza.

grotte stalattiti stalagmiti in sardegna - grotte di is janara - cosa vedere in sardegna - dove andare in sardegna - cosa fare in sardegna - viaggiare in italia dove - è sicuro viaggiare in italia - come è meglio spostarsi in viaggio - viaggiare sicuriAd inizio Agosto la “Sagra dei Culurgionis”, (raviolo con ripieno di pecorino fresco, menta e patate) è l’evento gastronomico più importante di Sadali.

Le meraviglie da vedere in Sardegna non finiscono qui

Vi abbiamo raccontato alcuni dei borghi più caratteristici della Sardegna, questa terra di rocce riarse e mare cristallino. Terra di pastori e di gente di mare, un diamante che spunta nel Mediterraneo e di cui essere fieri.

Se volete scoprire altre mete, altri pezzi straordinari della nostra incomparabile Italia, cliccate QUI
Per scoprire le altre “puntate” sui borghi da vedere in Sardegna, ECCOLI:  VOL 1. & VOL. 2
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