Capodanno in Cina: Sulle Orme di Marco Polo – Un Viaggio Leggendario nell’Impero di Mezzo
C’è un momento magico in cui capisci che stai per rivivere una delle avventure più epiche della storia umana. È quando, mentre l’Europa si prepara ai brindisi di mezzanotte del 31 dicembre, tu sei già dall’altra parte del mondo, in piedi sulla Grande Muraglia Cinese, pronto a salutare il 2025 con una vista che toglie il fiato e la consapevolezza di star seguendo le stesse rotte che settecentocinquanta anni fa portarono il giovane veneziano Marco Polo alla corte di Kublai Khan.
Immagina di celebrare l’arrivo del nuovo anno mentre le luci dorate di Pechino si accendono sotto di te come stelle cadute sulla terra, poi di ritrovarti a Xi’an tra gli echi di duemila anni di storia, di incontrare i dolci panda giganti a Chengdu – la città che Marco Polo stesso descrisse come il “Paese del Paradiso” – e infine di alzare il calice a Shanghai mentre i grattacieli del Bund si trasformano in schermi luminosi per il countdown più spettacolare dell’Asia.
Il tour Marco Polo per Capodanno non è solo un viaggio – è un pellegrinaggio attraverso i luoghi che hanno forgiato la leggenda del più grande esploratore della storia, un’odissea moderna che ti permette di toccare con mano l’eredità di “Il Milione” mentre celebri il Capodanno più cosmopolita del mondo in una terra dove Oriente e Occidente si incontrano in un abbraccio di meraviglie.
Pechino: La Cambaluc di Marco Polo Illuminata per il Nuovo Anno
Quando atterri nella capitale dell’Impero di Mezzo nei giorni che precedono il Capodanno, non stai semplicemente arrivando in una delle metropoli più potenti del mondo – stai entrando nella Cambaluc descritta da Marco Polo, la città “cinta da mura bianche e merlate” che lasciò senza fiato il giovane veneziano nel 1275, ora vestita a festa per celebrare l’arrivo del 2025.
Pechino in inverno ha una grandezza particolare che Marco Polo stesso avrebbe riconosciuto e amato. L’aria cristallina di dicembre rende ogni monumento più maestoso, ogni colore più vivido. Le decorazioni moderne per il Capodanno occidentale si mescolano armoniosamente con l’architettura imperiale, creando un’atmosfera unica dove la modernità internazionale incontra la tradizione millenaria.
La Piazza Tian An Men: Il Teatro della Storia Moderna
La Piazza Tian An Men si apre davanti a te come un oceano di pietra che sembra non avere confini. Durante i giorni che precedono il Capodanno, quando l’aria è tersa e il sole invernale illumina gli edifici con una luce dorata, la piazza assume una dimensione quasi mistica. Qui, dove oggi si affacciano il Palazzo dell’Assemblea del Popolo e il mausoleo di Mao Zedong, una volta si estendevano i giardini imperiali dove Marco Polo camminava come ospite d’onore del Grande Khan.
La Città Proibita: Nel Cuore dell’Impero che Stupì Marco Polo
Quando varchi i cancelli della Città Proibita durante il periodo del Capodanno, entri nel luogo dove l’immaginazione di Marco Polo prende forma. Questa non è la stessa struttura che vide il veneziano – quella andò distrutta – ma la sua erede spirituale, edificata durante la dinastia Ming tra il 1406 e il 1420, che mantiene intatto lo spirito di grandezza che tanto colpì l’esploratore.
I padiglioni si susseguono come capitoli del “Milione” fatto di pietra e legno, con i loro tetti di tegole dorate che brillano sotto il sole invernale e le decorazioni che raccontano delle stesse leggende che affascinarono Marco Polo. In inverno, quando le folle estive sono solo un ricordo, puoi camminare tra questi cortili nella stessa pace contemplativa che dovette vivere l’esploratore veneziano.
È nei quartieri privati che la magia si fa più intensa: qui, dove sembra ancora di sentire i sussurri delle concubine e i passi dell’ultimo imperatore Puyi, puoi immaginare Marco Polo che passeggia incantato dalla raffinatezza di una corte che superava in splendore qualsiasi cosa l’Europa medievale potesse concepire.
La Grande Muraglia: Il Dragone che Conquistò Marco Polo
Nessuna descrizione, nemmeno quella poetica di Marco Polo nel “Milione”, può prepararti all’emozione di camminare sulla Grande Muraglia mentre il mondo si prepara a salutare l’anno vecchio. Il tratto di Juyongguan in inverno è uno spettacolo che lascia senza fiato: la neve imbianca le montagne circostanti, creando un contrasto drammatico con le pietre antiche della muraglia.
È qui, camminando sugli stessi sentieri che Marco Polo percorse, che realizzi la grandezza di ciò che stai vivendo. Stai toccando con mano una delle sette meraviglie del mondo mentre celebri il passaggio al nuovo anno, seguendo le orme dell’uomo che per primo raccontò all’Europa di questa incredibile costruzione. Il vento gelido porta l’eco delle carovane che un tempo viaggiavano lungo queste strade, carovane di cui forse fece parte lo stesso giovane veneziano.
Il Tempio del Cielo: Dove Marco Polo Vide la Sacralità Imperiale
Il Tempio del Cielo assume un significato particolare quando lo visiti seguendo le orme di Marco Polo. La Sala della Preghiera per il Buon Raccolto si erge maestosa contro il cielo invernale, con il suo soffitto interamente in legno a incastro che sfida le leggi dell’architettura – una meraviglia ingegneristica che avrebbe lasciato stupefatto anche l’esploratore veneziano.
Marco Polo assistette a cerimonie simili a quelle che ancora oggi si svolgono qui durante il Capodanno, rimanendo colpito dalla solennità dei rituali che collegavano l’imperatore al Cielo. Mentre osservi gli anziani che praticano il Tai Chi nell’alba gelida, senti l’eco di quella stessa spiritualità che conquistò il cuore del giovane viaggiatore settecentocinquanta anni fa.
Xi’an: Chang’an, il Gioiello che Accolse Marco Polo
Il volo verso Xi’an è come un salto temporale che ti riporta al cuore della leggenda di Marco Polo. Stai volando verso Chang’an, l’antica capitale che per oltre mille anni fu il punto di arrivo delle carovane provenienti dall’Occidente, la città dove Marco Polo probabilmente arrivò dopo mesi di viaggio lungo la Via della Seta, carico di meraviglia e stupore per le ricchezze dell’Oriente.
L’Esercito di Terracotta: La Meraviglia che Marco Polo Non Vide Mai
Quando entri negli hangar che proteggono l’Esercito di Terracotta, ti trovi di fronte a una delle scoperte archeologiche più sensazionali del XX secolo – una meraviglia che Marco Polo non ebbe mai la fortuna di vedere, sepolta com’era da duemila anni sotto la terra di Xi’an.
Mentre osservi questi migliaia di soldati in formazione di battaglia, ognuno diverso dall’altro, ognuno con il suo volto e la sua storia, non puoi fare a meno di immaginare la reazione che avrebbe avuto Marco Polo di fronte a questo spettacolo. Sicuramente avrebbe dedicato un intero capitolo del “Milione” a descrivere questa armata silenziosa, creata per accompagnare il primo imperatore cinese nell’aldilà.
La visita durante il periodo del Capodanno aggiunge una dimensione emotiva particolare: mentre il mondo si prepara a celebrare il futuro, tu ti trovi faccia a faccia con il passato più remoto, con guerrieri che rappresentano l’immortalità sognata dagli imperatori e che oggi testimoniano la grandezza di una civiltà che ha saputo sfidare il tempo.
Le Mura Ming: I Bastioni che Videro Passare le Carovane
La cinta muraria di epoca Ming che circonda Xi’an è un libro di pietra che racconta la storia della Via della Seta. Passeggiare su queste mura durante i giorni del Capodanno, quando l’aria cristallina offre una visibilità perfetta, è come seguire le orme di Marco Polo e delle migliaia di mercanti che attraversarono questa città.
La porta occidentale ha un significato particolare per chi segue le tracce dell’esploratore veneziano: è qui che entravano le carovane provenienti dall’Occidente, cariche non solo di merci preziose ma anche di storie, sogni e speranze. Marco Polo attraversò questa porta, probabilmente in una fredda giornata d’inverno simile a quella del tuo Capodanno, portando con sé il bagaglio di esperienze che avrebbero cambiato per sempre la percezione europea dell’Oriente.
Il Quartiere Musulmano: L’Eredità Multiculturale della Via della Seta
Il quartiere musulmano di Xi’an è una testimonianza vivente dell’eredità multiculturale che tanto affascinò Marco Polo. Le stradine pullulano di venditori che offrono le stesse specialità culinarie che l’esploratore veneziano descrisse nelle sue memorie: noodles tirati a mano, agnello speziato, dolci che profumano l’aria di spezie esotiche.
La Grande Moschea in stile cinese rappresenta l’incontro perfetto tra culture diverse, lo stesso spirito di tolleranza e apertura che permise a Marco Polo di essere accolto e rispettato in una terra così lontana dalla sua Venezia natale. Durante il Capodanno, quando l’atmosfera è particolarmente rilassata e festosa, puoi davvero sentire l’eco di quel cosmopolitismo che rese grande la Via della Seta.
Chengdu: Il “Paese del Paradiso” di Marco Polo e dei Panda
Il viaggio verso Chengdu in treno ad alta velocità è un’esperienza che Marco Polo non avrebbe mai potuto immaginare, ma che lo avrebbe sicuramente entusiasmato. Mentre il paesaggio scorre veloce fuori dal finestrino, stai viaggiando verso la città che l’esploratore veneziano descrisse nel capitolo 113 del “Milione” come “Sardanfu”, il “Paese del Paradiso”.
Il Regno dei Panda Giganti: I Simboli Viventi della Cina
La Riserva del Panda Gigante di Chengdu è una meraviglia che va oltre qualsiasi descrizione che Marco Polo avrebbe potuto fare. Quando varchi i cancelli di questo paradiso verde durante l’inverno, entri in un mondo dove creature che sembrano uscite da un sogno si muovono con grazia infinita tra foreste di bambù.
I panda giganti sono molto più di semplici animali – sono simboli viventi dell’anima dolce della Cina, creature che incarnano quella filosofia dell’armonia che tanto colpì Marco Polo durante i suoi anni nell’Impero di Mezzo. Osservarli mentre si nutrono di bambù con movimenti lenti e meditativi, o mentre giocano nella neve con la spensieratezza di eterni bambini, è un’esperienza che tocca l’anima.
Marco Polo non menziona i panda nel “Milione” – forse non ebbe l’occasione di incontrarli durante la sua permanenza a Chengdu – ma se li avesse visti, sicuramente avrebbe dedicato pagine intere a descrivere questi “orsi bianchi e neri che sembrano dipinti dal pennello degli dei”, come avrebbe potuto definirli con la sua prosa poetica.
Kuanzhaixiangzi: Le Stradine che Marco Polo Conobbe
Le stradine pedonali di Kuanzhaixiangzi sono un tuffo nell’antica Chengdu che Marco Polo conobbe e amò. Questi hutong perfettamente conservati ti trasportano in un’epoca in cui la vita scorreva al ritmo delle stagioni e delle tradizioni millenarie, la stessa atmosfera che conquistò il cuore del giovane veneziano.
Le botteghe artigiane espongono opere d’arte che seguono tecniche che Marco Polo vide nascere: calligrafia su seta, intagli in giada, ceramiche dipinte a mano che raccontano le stesse storie di imperatori e draghi che l’esploratore sentì narrare durante le sue serate a corte.
Durante il periodo del Capodanno, quando le temperature fresche rendono piacevole passeggiare, l’atmosfera diventa ancora più magica. I ristoranti tradizionali emanano profumi che Marco Polo descrisse nelle sue memorie: zenzero, anice stellato, pepe del Sichuan che “pizzica piacevolmente la lingua” come scrisse nel suo diario.
Il Parco del Popolo: Dove la Filosofia Cinese Prende Vita
Nel Parco del Popolo, la degustazione del tè diventa un rituale che Marco Polo conobbe e praticò durante la sua permanenza in Cina. Seduto in una delle casette da tè, mentre osservi gli anziani che praticano il Tai Chi e i bambini che giocano nell’aria fresca dell’inverno, senti l’armonia profonda che permea questo luogo e che conquistò il cuore dell’esploratore veneziano settecentocinquanta anni fa.
Shanghai: Il Futuro che Marco Polo Avrebbe Sognato
L’arrivo a Shanghai per celebrare il Capodanno è come completare un viaggio attraverso il tempo che collega il passato di Marco Polo al futuro della Cina. Questa metropoli scintillante, che nel XIII secolo era poco più di un villaggio di pescatori, oggi incarna l’evoluzione di quell’impero che tanto affascinò l’esploratore veneziano.
Il Bund: Dove l’Oriente di Marco Polo Incontra il Futuro
La celebrazione del Capodanno sul Bund è uno degli spettacoli più impressionanti al mondo, un evento che rappresenta perfettamente l’evoluzione della Cina che Marco Polo contribuì a far conoscere all’Occidente. Mentre il countdown scorre verso la mezzanotte, ti trovi in prima fila per assistere a uno show che trasforma l’intero skyline di Shanghai in un teatro a cielo aperto.
Da una parte, gli eleganti edifici degli anni ’30 raccontano la storia degli scambi commerciali che iniziarono proprio con i viaggi di Marco Polo. Dall’altra, i grattacieli di Pudong rappresentano il futuro di un impero che non ha mai smesso di evolversi, mantenendo però intatta quell’anima che conquistò il cuore del giovane veneziano.
Quando la mezzanotte arriva e i fuochi d’artificio esplodono simultaneamente da decine di grattacieli, il cielo di Shanghai si trasforma in una cascata di stelle colorate. È un momento che Marco Polo avrebbe descritto come “la più bella festa che occhio umano possa contemplare”, usando le stesse parole con cui descrisse le celebrazioni imperiali a cui partecipò.
Il Tempio del Buddha di Giada: La Spiritualità che Conquistò Marco Polo
Nel cuore della metropoli più moderna della Cina, il Tempio del Buddha di Giada rappresenta quella spiritualità che tanto colpì Marco Polo durante i suoi viaggi. Il Buddha di giada birmana bianca, alto due metri e scolpito da un unico blocco di pietra preziosa, siede in meditazione eterna, simbolo di quella saggezza orientale che l’esploratore veneziano imparò ad apprezzare e rispettare.
È il luogo perfetto per un momento di riflessione prima di tuffarsi nelle celebrazioni del Capodanno, per sentire l’eco di quella stessa pace interiore che Marco Polo trovò nei templi della Cina imperiale.
La Notte di Capodanno: Un Ponte tra Mondi
La notte di Capodanno a Shanghai rappresenta il compimento perfetto del viaggio sulle orme di Marco Polo. Celebrare il nuovo anno in questa città significa far parte di quella stessa sintesi tra Oriente e Occidente che l’esploratore veneziano contribuì a creare con i suoi viaggi e i suoi racconti.
I ristoranti di alta classe preparano menu che fondono cucina cinese e internazionale, proprio come Marco Polo imparò a fondere nella sua vita elementi veneziani e orientali. I brindisi di mezzanotte risuonano in mandarino, inglese e italiano, creando una babele moderna che sarebbe piaciuta all’esploratore cosmopolita che fu Marco Polo.
La Gastronomia: I Sapori che Conquistarono Marco Polo
Seguire le orme gastronomiche di Marco Polo durante il Capodanno significa intraprendere un viaggio nel gusto che attraversa regioni, tradizioni e sapori che l’esploratore descrisse con entusiasmo nelle sue memorie, arricchiti dalle specialità invernali che scaldano il corpo e l’anima.
I Banchetti Imperiali di Pechino
A Pechino, l’anatra laccata che assaggerai è la stessa specialità che Marco Polo gustò nei banchetti imperiali e che descrisse come “il cibo degli dei”. Durante il Capodanno, questo piatto assume un significato ancora più speciale: la pelle croccante e dorata si scioglie in bocca mentre la carne tenerissima si sposa perfettamente con le crepes calde, i cetrioli croccanti e la salsa di soia dolce.
I hot pot fumanti sono perfetti per le serate fredde di dicembre: pentole di brodo bollente dove carni, verdure e tofu cuociono davanti ai tuoi occhi, creando un’esperienza sociale e culinaria che Marco Polo descrisse come “il modo più piacevole di condividere un pasto con gli amici”.
I Ravioli della Via della Seta
I ravioli di Xi’an sono un’arte che Marco Polo contribuì a far conoscere in Europa. Durante il Capodanno, questi piccoli capolavori di pasta ripiena assumono un significato particolare: la loro forma ricorda gli antichi lingotti d’oro e sono considerati portafortuna per il nuovo anno.
Marco Polo descrisse nel “Milione” il processo di preparazione di questi ravioli, rimanendo stupefatto dalla maestria degli artigiani cinesi nel creare “piccoli sacchetti di pasta che racchiudono tesori di sapore”. Ogni morso è un’esplosione di gusti che l’esploratore imparò ad amare durante i suoi anni alla corte del Khan.
La Cucina del Paradiso di Chengdu
A Chengdu, la cucina del Sichuan ti farà scoprire sapori che Marco Polo definì nel capitolo dedicato a “Sardanfu” come “più piccanti del fuoco e più profumati del paradiso”. Il pepe del Sichuan crea quella caratteristica sensazione di formicolio sulla lingua che l’esploratore descrisse come “un bacio che brucia dolcemente”.
I hot pot del Sichuan, fumanti e ricchi di spezie, erano già una tradizione quando Marco Polo visitò la città. L’inverno è la stagione perfetta per gustare questi piatti che scaldano il corpo e l’anima, preparandoti alle emozioni del Capodanno.
L’Eleganza Cosmopolita di Shanghai
A Shanghai, la cucina diventa arte culinaria cosmopolita, riflettendo quello spirito di apertura internazionale che Marco Polo contribuì a creare con i suoi viaggi. I xiaolongbao (soup dumplings) sono piccoli capolavori tecnici che rappresentano l’evoluzione di quelle tecniche culinarie che l’esploratore veneziano imparò ad apprezzare.
I ristoranti di alta cucina preparano menu speciali per il Capodanno che fondono tradizione cinese e innovazione internazionale, creando quella sintesi perfetta tra Oriente e Occidente che fu l’eredità più preziosa dei viaggi di Marco Polo.
Celebrare il Capodanno Occidentale nella Cina di Marco Polo
Essere in Cina durante il 31 dicembre significa partecipare a una celebrazione che rappresenta perfettamente l’eredità di Marco Polo: l’incontro tra culture diverse, la sintesi tra tradizioni orientali e occidentali, la magia di sentirsi cittadini del mondo.
L’Emozione del Countdown Globale
Quando alzi il calice a Shanghai mentre l’Europa sta ancora aspettando, senti lo stesso brivido di emozione che dovette provare Marco Polo quando si rese conto di essere il tramite tra due mondi, il ponte tra Oriente e Occidente. Sei tra i primi al mondo a salutare il nuovo anno, proprio come l’esploratore veneziano fu tra i primi occidentali a portare in Europa le meraviglie dell’Oriente.
Shopping e Tesori Moderni
I mercati di fine anno in Cina sono l’evoluzione moderna di quei bazaar che tanto affascinarono Marco Polo. Le decorazioni di Capodanno si mescolano con l’artigianato tradizionale cinese, creando un’atmosfera dove puoi trovare tesori che uniscono passato e futuro: sete preziose prodotte con le stesse tecniche che resero ricca la famiglia Polo, gioielli in giada che brillano delle stesse luci che incantarono l’esploratore.
Consigli Pratici per il Moderno Marco Polo
Quando Partire per l’Avventura
Il Capodanno occidentale in Cina (31 dicembre) è il momento perfetto per seguire le orme di Marco Polo. Le temperature invernali sono fresche ma sopportabili, identiche a quelle che affrontò l’esploratore veneziano durante i suoi viaggi. È il periodo in cui le grandi città cinesi si vestono a festa per celebrazioni moderne che si mescolano armoniosamente con la tradizione millenaria.
Come Viaggiare da Esploratore Moderno
Il tour Marco Polo è pensato per farti vivere l’avventura senza i disagi che dovette affrontare l’esploratore originale. Con voli diretti Air China da Roma, guide locali in italiano che conoscono tutti i segreti delle città storiche, e trasferimenti organizzati, tutto è curato nei minimi dettagli.
Gli hotel 4-5 stelle garantiscono il comfort occidentale con tocchi di eleganza orientale, mentre i ristoranti selezionati ti faranno scoprire la vera cucina cinese, quella che Marco Polo stesso assaggiò e descrisse nelle sue memorie immortali.
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Cosa Aspettarsi dalle Celebrazioni
Le celebrazioni del Capodanno occidentale in Cina sono principalmente concentrate nelle grandi città e rappresentano un affascinante mix di modernità internazionale e tradizione orientale. Shanghai offre spettacoli di livello mondiale, Pechino si illumina con decorazioni che rispettano l’architettura imperiale, mentre Chengdu mantiene un’atmosfera più intima e autentica.
I Tesori da Portare a Casa: L’Eredità di Marco Polo
La Seta: L’Oro Morbido che Fece Ricco Marco Polo
La seta cinese che puoi acquistare durante il tour viene prodotta con le stesse tecniche che resero ricco Marco Polo e la sua famiglia. Ogni sciarpa, ogni vestito racconta la storia della Via della Seta, della strada che collegò per la prima volta Oriente e Occidente in un abbraccio di commerci e meraviglie.
La Giada: La Pietra dell’Eternità che Affascinò l’Esploratore
La giada che troverai nei mercati di Pechino e Shanghai è la stessa pietra che Marco Polo vide ornare i palazzi imperiali e che descrisse come “più preziosa dell’oro perché racchiude l’anima stessa della Cina”. Ogni pezzo intagliato dai maestri artigiani è un frammento di quella bellezza che tanto colpì l’esploratore veneziano.
L’Arte della Calligrafia: I Caratteri che Raccontano “Il Milione”
Un set da calligrafia cinese ti permetterà di portare a casa l’arte che Marco Polo imparò ad apprezzare durante la sua permanenza in Cina. Anche se non sai scrivere i caratteri cinesi, possedere questi strumenti significa portare con te un pezzo dell’anima più profonda dell’Impero di Mezzo, la stessa che conquistò il cuore del giovane veneziano.
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Un Capodanno che Riscrive la Storia Personale
Tornare dall’avventura Marco Polo significa portare con sé molto più di fotografie e souvenir. Significa aver camminato letteralmente sulle stesse strade percorse dal più grande esploratore della storia, aver respirato l’aria dei luoghi che ispirarono “Il Milione”, aver toccato con mano una civiltà che continua a stupire il mondo dopo settecento anni.
Quando salirai su quel volo di ritorno da Shanghai, guarderai attraverso il finestrino mentre la Cina scompare sotto di te trasformandosi in una costellazione di luci che si perdono all’orizzonte. Ma nel tuo cuore saprai che una parte di te rimarrà per sempre in quelle terre leggendarie, insieme al fantasma di Marco Polo che continua il suo eterno viaggio tra Oriente e Occidente.
Avrai celebrato il Capodanno più epico della tua vita, seguendo le orme del viaggiatore che aprì la strada tra due mondi, che insegnò all’Europa a sognare l’Oriente e alla Cina a guardare verso Occidente. Avrai vissuto in prima persona la magia che trasformò un giovane mercante veneziano nella leggenda più duratura della storia dei viaggi.
Il tour Marco Polo non è solo un viaggio – è l’occasione di diventare parte della storia, di aggiungere il tuo nome al libro eterno dei viaggiatori che hanno avuto il coraggio di attraversare il mondo alla ricerca delle meraviglie. È la possibilità di iniziare l’anno nuovo con una prospettiva completamente diversa sul mondo, arricchita dalla saggezza di una civiltà che ha attraversato cinquemila anni senza mai perdere la capacità di incantare.
E una volta che avrai sentito il richiamo della Via della Seta, una parte di te continuerà per sempre a viaggiare sulle rotte che uniscono i sogni dell’umanità, proprio come fece Marco Polo settecentocinquanta anni fa, quando decise di partire per un viaggio che avrebbe cambiato per sempre la storia del mondo.
Sei pronto a seguire le orme del più grande esploratore della storia? La Cina di Marco Polo ti aspetta per un Capodanno leggendario, con i suoi tesori millenari, i suoi panda sorridenti e la magia di un nuovo anno che nasce dove il sole sorge per primo nel mondo.
FAQ – Le Domande del Viaggiatore Moderno
- Perché scegliere il tour “Marco Polo” per il Capodanno? Questo tour ti permette di vivere un’esperienza unica: celebrare il Capodanno occidentale (31 dicembre) seguendo letteralmente le orme del più famoso esploratore della storia. Visiterai le stesse città che Marco Polo descrisse nel “Milione”, toccherai con mano i luoghi che ispirarono le sue avventure e celebrerai l’anno nuovo in una terra che rappresenta il ponte perfetto tra Oriente e Occidente.
- Che differenza c’è tra questo tour e altri viaggi in Cina? La differenza sta nell’approccio narrativo e storico: non stai solo visitando la Cina, stai rivivendo “Il Milione” in prima persona. Ogni luogo viene raccontato attraverso gli occhi di Marco Polo, ogni esperienza è collegata ai suoi viaggi. È come leggere il libro più famoso della letteratura di viaggio camminando direttamente nelle sue pagine.
- Vedrò davvero i panda che Marco Polo non riuscì a vedere? Esatto! A Chengdu visiterai la Riserva del Panda Gigante, incontrando questi straordinari animali che Marco Polo probabilmente non vide mai durante la sua permanenza nella città che chiamò “Paese del Paradiso”. È un’emozione unica vedere creature che sono diventate simbolo della Cina moderna nella città che l’esploratore veneziano descrisse con tanto amore.
- Come si celebra il Capodanno del 31 dicembre in Cina? In Cina il Capodanno occidentale viene celebrato con grande stile nelle grandi città. Shanghai offre uno degli spettacoli di luci e fuochi d’artificio più spettacolari al mondo, Pechino si illumina rispettando l’architettura imperiale, mentre Chengdu mantiene un’atmosfera più autentica. È una celebrazione moderna che si fonde armoniosamente con la tradizione millenaria.
- È impegnativo fisicamente seguire le orme di Marco Polo? Il tour è molto più confortevole del viaggio originale di Marco Polo! Le visite includono camminate moderate su terreni agevoli. La Grande Muraglia richiede una breve salita, ma tutto è organizzato con ritmi comodi. Gli spostamenti avvengono con mezzi moderni: treni ad alta velocità, voli interni climatizzati e pullman confortevoli.
- Che tipo di esperienza culinaria mi aspetta? Assaggerai le stesse specialità che Marco Polo descrisse nel “Milione”: l’anatra laccata di Pechino, i ravioli di Xi’an, la cucina piccante del Sichuan a Chengdu. Ogni pasto è un viaggio nella storia gastronomica che l’esploratore veneziano contribuì a far conoscere all’Europa. I ristoranti sono selezionati per offrirti autenticità senza rinunciare al comfort.